I dazi americani una mazzata per il pecorino - Analisi del Centro Studi Agricoli

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L’ufficio di Presidenza del Centro Studi Agricoli, guidato da Tore Piana , ha analizzato la situazione del prezzo del latte di pecora a stagione conclusa (31 Luglio 2019). Da una prima analisi i dati appaiono confortanti rispetto allo scorso anno, ci sono tre fattori positivi. 1) non si sono superate le produzioni di Pecorino Romano, rispetto a quanto previsto nel piano dell’offerta. 2) le vendite sul mercano Americano (USA) sono aumentate essendo le migliori degli ultimi 5 anni. 3) le eccedenze si stanno azzerando in previsione anche dell’intervento Ministeriale di 14 milioni sul bando indigenti. Aggiungiamo come fattori positivi, NOI DEL CENTRO STUDI AGRICOLI che nel 2019 a oggi 6 Agosto 2019 il virus della Lingua Blu non ha colpito il patrimonio ovi-caprino della Sardegna ( la paura a inizio anno era quella di una possibile diffusione del sierotipo 3 a noi sconosciuta) e la situazione positiva del CREDITO BANCARIO verso le cooperative di trasformazione lattiero casearie, attuata dalle Banche ed in particolare dal BANCO DI SARDEGNA che si è dimostrato il più sensibile al comparto . Tutti questi fattori positivi, dovrebbero incidere positivamente sui bilanci delle cooperative e dei caseifici privati, portando la remunerazione del latte di pecora a prezzi al pastore con prezzi di poco inferiori ai 0,90 centesimi litro. 

 Ma a preoccupare il Centro Studi Agricoli e il suo presidente Tore Piana, non sono , ne il nuovo piano dell’offerta con tutte le sue polemiche ( che secondo il CSA dovrebbe essere leggermente rivisto nella sua severità su chi non rispetta lo sforamento delle produzioni assegnate), ne fattori interni al mondo della produzione negli allevamenti, bensì la situazione che si sta delineando a livello internazionale, in modo particolare la possibile applicazione di DAZI sul mercato Americano, che questi si se applicati darebbero la “mazzatta” mortale a una delle attività produttive principali della Sardegna. 

Che fare in questo caso? Come CENTRO STUDI AGRICOLI chiediamo alla Regione Sardegna ed in particolare all’Assessore All’Agricoltura Murgia, ad iniziare attivarsi verso il Governo Nazionale e verso la stessa Commissione Europea, affinchè per il Pecorino Romano possa ripristinarsi una misura Europea chiamata “ AIUTO ALL’ESPORTAZIONE” Già IN ESSERE NEGLI ANNI 80 E 90, CHE PREVEDEVA UN AIUTO ECONOMICO RILEVANTE ALLE AZIENDE CHE ESPORTAVANO FUORI DALL’ITALIA (IN QUESTO CASO FUORI DALL’EUROPA) PRODOTTI COME IL FORMAGGIO PECORINO ROMANO. Ecco che come CSA riteniamo che la vera battaglia sul Pecorino Romano e conseguentemente sul prezzo del latte si debba spostare al livello Europeo, solo cosi riusciremo a remunerare il prezzo del latte a oltre 1 euro al litro. La politica Sarda ora si faccia sentire e assuma il ruolo principale e non passivo e lento, come invece oggi appare in questo comparto, conclude Tore Piana a nome del Centro Studi Agricoli.