Dopo aver partecipato a giugno al tavolo di filiera presso il
Ministero, che ha sancito la definitiva disgregazione del movimento
senza bandiere ed essersi opposta, con successo, al tentativo del capo
di gabinetto del ministro, dott. Fiorentino di estrometterla dalla
trattativa, l’associazione Più Sardegna presenta al Governo, al
Ministero delle Politiche Agricole e all’assessora regionale
all’agricoltura una ulteriore proposta operativa, che se approvata
potrebbe definire positivamente la vertenza latte, nel momento in cui
i trasformatori delle regioni del centro nord, stanno chiudendo i
contratti di fornitura del latte di origine Spagna, al prezzo di 1,18
€ + IVA franco stabilimento di trasformazione.
Valentina Manca, presidente di Più Sardegna, chiede pertanto agli
industriali caseari e a tutti i movimenti spontanei, di affiancare
l'associazione appoggiando in modo unitario, la nuova proposta che se
accolta potrebbe rappresentare la svolta dopo mesi di stallo.
Ciò anche in considerazione del fatto che sono venuti a mancare i
presupposti che avevano determinato l'approvazione del decreto
sull'emergenza. Infatti le ipotizzate giacenze non esisterebbero più e
forse non sono mai esistite. Da qui la difficoltà di utilizzo dei
fondi destinati al bando per la fornitura del pecorino romano agli
indigenti ad altri impieghi.
In sintesi la proposta prevede che i fornitori della materia prima
latte e gli industriali caseari stipulino, un “contratto di rete ”,
impegnandosi a perseguire lo scopo di accrescere, individualmente e
collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria
competitività sul mercato.
Il contratto dovrà essere garantito dal governo, dai ministeri
interessati e supportato dall'Assessorato dell'Agricoltura e dalla
R.A.S., che dovranno garantire agli industriali caseari, che si
impegneranno a riconoscere agli allevatori il prezzo minimo di 1 € +
IVA , uno sgravio contributivo nelle forme ritenute più opportune,
determinato nella misura del 10%, per ogni annualità di contratto.
Si tratta di un passaggio fondamentale per intervenire in modo
incisivo sula vertenza, prosegue Valentina Manca che invita la parte
politica a valutare positivamente la proposta e gli industriali
caseari a promuoverla.
Da qui l'invito ad un incontro aperto per la sottoscrizione delle
manifestazioni di interesse necessarie per supportare l'iniziativa, di
cui Più Sardegna avrà il ruolo di soggetto proponente, da estendere
agli industriali caseari, che assumerebbero il ruolo di parte attiva e
non di controparte, ed a tutti gli allevatori interessati, che fin da
ora vengono invitati a contattare l'Associazione rappresentata ai fini
di una loro partecipazione al progetto che se approvato rappresenterà
il nuovo corso della filiera.