La sostenibilità ambientale è uno degli strumenti più validi di
marketing territoriale. L’effetto Riserva generato dalla gestione
dell’Area Marina Protetta di Tavolara - Punta Coda Cavallo vale oltre
535 milioni di euro. La gestione dei “beni” spiaggia e mare, la
valorizzazione delle attività turistiche e di quelle legate alla pesca
ha ricadute dirette sul territorio in termini di ricchezza.
I dati emersi durante il convegno sulla contabilità ambientale
dell’Amp, svoltosi nei giorni scorsi all’aeroporto di Olbia, hanno
acceso i riflettori sul valore ecologico dei beni naturali: un
miliardo di euro è quello riferito a Tavolara - Punta Coda Cavallo. La
metà corrisponde alla ricchezza che resta sul territorio, a vantaggio
degli operatori economici.
“C’e un rapporto solido con il mondo dell’economia – spiega Augusto
Navone, direttore dell’Amp - noi fungiamo come regolatore di sistema
per fornire performance di sostenibilità delle quali si avvantaggiano
le imprese che operano nell’Area”. Le operazioni di gestione del
territorio, di valorizzazione delle attività turistiche – balneazione
e diportismo - e delle attività legate alla pesca professionale,
subacquea, sportiva e ricreativa, producono effetti diretti e positivi
sull’economia del territorio.
I benefici multipli generati dai servizi ecosistemici hanno un valore
importante, calcolabile in moneta corrente.
La ricchezza prodotta dall’Amp diretta da Navone, a fronte di un euro
di finanziamento pubblico percepito per il funzionamento ordinario,
oscilla tra 1.125 e 1.127 euro. Indicatori economici precisi che
l’Area Marina Protetta raccoglie minuziosamente ogni anno: fin dal
2006 gli uffici dell’ente realizzano il piano socio-economico delle
attività e altri, numerosi studi specifici sui vari settori, che vanno
dal comparto nautico alla cernia, dalla pesca professionale o
ricreativa al turismo balneare.
Dati che, grazie anche all’analisi di Francesca Visentin, ricercatrice
della società Eframe, hanno delineato il prospetto analitico della
contabilità ambientale dell’Amp.
Il documento economico, presentato durante il convegno specifico, e
che ha rivelato il valore reale del patrimonio naturale di Tavolara,
ha affascinato il pubblico presente.
Un parterre composto da
amministratori del territorio, consiglieri regionali, numerosi
sindaci, tecnici e gestori delle altre Aree protette italiane, assieme
agli operatori economici dell’Amp gallurese e a tanti studenti.
“Il successo dell’evento – racconta Augusto Navone -, è misurabile
anche attraverso l’attenzione mostrata dai giovani presenti: sia gli
studenti universitari che quelli degli istituti superiori, hanno
mostrato notevole interesse alle tematiche legate alla conservazione e
alla valorizzazione economica della nostra riserva”.
Gli studi condotti dall’Amp dimostrano che la piena percezione
dell’effetto Riserva da parte della comunità, intesa come la
comprensione dell’importanza della protezione dell’ambiente, genera
una maggiore attrazione turistica. Anche questa, ancora una volta,
quantificabile economicamente.