Dismissione parco termoelettrico a carbone - La Cisal Fedenergia Sardegna chiede incontro al ministero e garanzie occupazionali

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  La Cisal Federenergia Sardegna è impegnata ad attuare un monitoraggio sugli sviluppi e l’effetto delle decisioni prese dal governo in materia ambientale, con il piano energetico nazionale (Pniec), e le trasformazioni che le aziende porranno in relazione alla crisi del sistema termoelettrico, con particolare riguardo alla produzione a carbone. La convocazione al Mise del 17 cm, alla presenza delle parti datoriali (Enel,Ep-produzione,A2a,Terna)non ha visto al momento il coinvolgimento delle OO.SS sindacali, che verranno convocate il prossimo mese di Giugno. In tal senso la nostra organizzazione ha chiesto una convocazione al governo, in sede istituzionale al fine di valutare con gli altri stakeolders gli obbiettivi posti dal Pniec-2025, e la gestione del transitorio da parte delle aziende coinvolte, con particolare rilievo alle conseguenze occupazionali, e alla garanzia della tenuta in sicurezza del sistema energetico.

  Il Ministero dello sviluppo economico ha confermato ufficialmente alla Cisal, l’intenzione di convocare una “riunione interministeriale sulla dismissione delle centrali termoelettriche a carbone” nel prossimo mese di giugno. Ovviamente merita attenzione particolare la nostra isola, che è priva di infrastrutture energetiche, e che il divario con il continente, con i tempi ristretti dettati dal Pniec, appare incolmabile, vista la presenza di due centrali a carbone.(EP-Fiumesanto,Enel Sulcis) Gli effetti di implementazione della Pniec sul nostro territorio possono essere devastanti, se non adeguatamente monitorati, sia sotto il profilo occupazionale (ricollocazione dei lavoratori diretti e dell’indotto) che garantire in sicurezza l’esercizio della rete elettrica Sarda. Riteniamo sia indispensabile un tavolo territoriale con la regione Sardegna, e gli enti locali interessati per entrare nel merito delle peculiarità relative alla nostra regione, con la regia diretta del Mise. La Cisal-Federenergia preso atto della comunicazione governativa, ritiene inutile, se non strumentale ad altri obiettivi, attuare qualsiasi iniziativa, anche di protesta, legata alla vicenda.