La Sardegna del vino fa parlare di sé durante un’originale
degustazione. È l’Akènta Sub della Cantina Santa Maria La Palma,
protagonista di un evento realizzato per la prima volta al mondo.
Alghero e la Sardegna conquistano il pubblico del Vinitaly con la
degustazione dell’Akènta Sub, il primo vino subacqueo prodotto
sull’isola.
L’AIS Italia (Associazione Italiana Sommelier) ha organizzato durante
la prestigiosa kermesse del vino un evento speciale dal titolo
“L’affinamento sotto il mare: indagine di uno stile emergente”,
dedicata esclusivamente ai vini prodotti con affinamento subacqueo,
una tecnica che sta incuriosendo sempre più persone e conquistando
sempre amanti del vino.
Durante l’evento sono stati degustati 5 speciali vini provenienti da
Italia e Francia, tutti accomunati da un periodo di affinamento
sott’acqua, a profondità diverse e con metodi diversi.
Anche la Sardegna è stata inserita all’interno di questa speciale
degustazione grazie all’Akènta Sub, il vino prodotto dalla Cantina
Santa Maria La Palma e affinato nelle profondità delle acque dell’Area
Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana, all’interno di un progetto di
valorizzazione del territorio che coinvolge il Parco Naturale
Regionale di Porto Conte, il Diving Blu Service e l’Associazione
Diving di Alghero.
L’Akènta Sub è stato introdotto dal Presidente della Cantina Mario
Peretto e dall’enologo Gaetano La Spina, che hanno sottolineato
l’importante del progetto in un’ottica di “sistema territoriale” volto
a valorizzare l’intera area di Alghero e la Sardegna, evidenziando
inoltre la sperimentazione continua che si pone al centro di questo
metodo. Il vino spumante è stato poi degustato e descritto dal
sommelier Valentino Tesi, vice campione nel concorso nazionale per il
Migliore Sommelier Italiano.
Tesi ha raccontato il vino di fronte a una platea gremita, descrivendo
l’eleganza dello spumante prodotto con uve di Vermentino di Sardegna
DOC, realizzato con metodo Charmat, soffermandosi sul colore
brillante, il perlage fine e incessante, i suoi profumi freschi, i
toni floreali. Un prodotto che grazie all’affinamento subacqueo evolve
e si diversifica rispetto alla sua versione classica, diventando
quello che in chiusura di degustazione Valentino Tesi ha definito come
«un vino dalla beva piacevolissima, veramente un vino di grande
qualità».
All’evento hanno partecipato oltre 100 persone, che hanno scelto di
pagare un biglietto speciale per presenziare a un appuntamento unico.
I vini affinati sott’acqua rappresentano dei veri “tesori” pronti ad
emergere dalle profondità marine, portando in superficie una grande
storia e dei sapori unici.
Una novità nel mondo del vino, uno stile davvero emergente: anche la
Sardegna del vino, e Alghero, sono parte di questa grande innovazione,
che ha rappresentato uno dei momenti più importanti e originali della
manifestazione.