Gli artigiani di Confartigianato Sassari chiedono interventi urgenti
su pressione fiscale, credito, formazione, infrastrutture e contrasto
all’abusivismo. Maria Amelia Lai (Presidente Confartigianato Sassari):
“Gli artigiani pretendono impegni concreti e realizzabili: detteremo
ai candidati la linea per uno sviluppo reale del settore e del
territorio”.
Ridurre la pressione fiscale di competenza regionale, come accade
nelle altre zone d’Italia, e costringere le grandi aziende a pagare le
tasse nell’Isola; incentivare la formazione aziendale e valorizzare
l’apprendistato; togliere il “freno” al credito verso le piccole e
piccolissime imprese; sbloccare la paralisi che sta colpendo il
finanziamento, e la realizzazione delle infrastrutture; adottare
strumenti di contrasto all’abusivismo dilagante.
Sono chiare, nette, concrete e inequivocabili le indicazioni che gli
artigiani della provincia di Sassari, riuniti in una Assemblea
organizzata da Confartigianato Sassari, hanno voluto lanciare ai
candidati Governatori e Consiglieri alle prossime elezioni regionali.
Una economia, quella dalle 13.070 attività artigiane, piccolissime,
piccole e medie attività, dei servizi e della manifattura sassarese,
in rappresentanza del 22,6% di tutte le attività produttive della
provincia, che per la prossima legislatura attende importanti
interventi anche su competitività, burocrazia, lavoro, territorio e
ambiente, riforma dell’Artigianato, trasporti ed energia e lotta
all’abusivismo.
Su questi argomenti, territoriali e regionali, durante l’incontro
provinciale, gli imprenditori hanno definito le priorità artigiane da
sottoporre ai candidati in vista del rinnovo del Consiglio Regionale
attraverso il “Rating Sardegna 2019-2023”, il sistema di valutazione
degli impegni della Politica nei confronti delle imprese artigiane.
Nell’artigianato sassarese, le Costruzioni sono quelle più
rappresentate con 5.164 realtà (il 39,5% di tutte le attività
artigiane), seguite dai Servizi con 5.126 (39,2% sul totale
artigianato), e dal Manifatturiero: con 2.606 realtà, in
rappresentanza del 19,9% dell’artigianato.
L’Associazione Artigiana, entro le prossime settimane, rielaborerà le
richieste e le priorità, territoriali e del resto dell’Isola, che
saranno poi presentate pubblicamente e lasceranno pochi dubbi, ai
futuri Amministratori Regionali sulle azioni da compiersi nella
prossima legislatura.
Con lo strumento del Rating, quindi, durante
tutto il prossimo quinquennio, anche le imprese sassaresi avranno uno
strumento utile per valutare la qualità dell’impegno della Politica
sarda rispetto alle necessità del Sistema Artigiano della Sardegna.
“Abbiamo voluto chiedere a nostri colleghi artigiani del nord ovest
dell’Isola quali fossero le richieste per un reale sviluppo del
comparto - ha affermato Maria Amelia Lai, Presidente di
Confartigianato Imprese Sassari – questo per presentare noi il
programma ai candidati e non viceversa. Sarà, quindi, il sistema
produttivo dei piccoli imprenditori a indicare al futuro Presidente e
ai futuri Consiglieri, in modo chiaro e verificabile, le azioni da
perseguire per uno sviluppo reale e concreto del settore”.
“Gli artigiani – ha invece sottolineato Marco Rau, ViceProvinciale di
Confartigianato Sassari - credono fortemente in questo nuovo modo di
rapportarsi con la politica ovvero quello di passare dall’essere
“parte passiva” del sistema di Governo, a finalmente “parte attiva””.
“Ovviamente siamo disponibili a incontrare ogni forza politica –
conclude la Presidente Lai – e vogliamo che i candidati che ambiscono
a rappresentare il Sassarese e il resto della Sardegna siano ben
consapevoli di quali siano le priorità del nostro territorio e,
soprattutto, del mondo dell’artigianato e della micro e piccola
impresa, cuore pulsante dell’economia regionale e nazionale”.
L’Associazione Artigiana, in un documento che comprenderà le richieste
di tutte le aree produttive della Sardegna, presenterà ai futuri
Amministratori Regionali le azioni da compiersi nella prossima
legislatura.