Sono stati ricevuti oggi nella sede della presidenza a Villa Devoto a
Cagliari i vincitori del secondo bando del progetto Terra ai giovani
dove la Regione ha concesso in affitto agevolato per 15 anni,
eventualmente rinnovabili una sola volta, 15 lotti di terre incolte o
inutilizzate da affidare agli imprenditori agricoli under 40 anni
della Sardegna. I primi 11 assegnatari, gli altri 4 saranno convocati
appena si chiuderanno alcuni ricorsi, hanno firmato i contratti di
affitto alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, degli
assessori dell’Agricoltura e degli Enti locali, Pier Luigi Caria e
Cristiano Erriu, e dei direttori generali dell’Assessorato
dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e
Maria Ibba.
Il presidente.
“Oggi fissiamo un nuovo importante tassello di un
progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi”, ha detto il
presidente Pigliaru. “Sono altri 1300 ettari di terre che da troppo
tempo la Regione teneva come proprietà ferma, improduttiva. Oggi
questi lotti vengono assegnati a persone che lavoreranno per metterli
a reddito e parliamo soprattutto di giovani, per i quali
principalmente è nata l’idea. Hanno risposto in tanti e il livello di
istruzione è mediamente alto”, ha sottolineato il Presidente. “Questo
significa che se noi ci mettiamo la terra e l’opportunità di
occupazione, loro ci mettono competenze ed entusiasmo, ingredienti
necessari per far crescere la nostra agricoltura con tecniche moderne,
di precisione, cosa di cui abbiamo estremamente bisogno. In una
prospettiva di sviluppo tecnologico i giovani sono i migliori
protagonisti e alleati – ha concluso Francesco Pigliaru – e sono certo
che con la loro capacità e il loro impegno sapranno creare in fretta
buone pratiche da seguire.”
Caria.“Mentre in altre realtà d’Italia si promuovono, attraverso
vendite all’asta, le assegnazioni delle terre pubbliche provenienti da
sequestri e confische fatte su imprenditori agricoli che hanno avuto
problemi finanziari, la Regione Sardegna taglia il secondo traguardo
nella concessione in affitto di proprietà abbandonate che attraverso i
giovani riprenderanno a produrre e a creare ricchezza.” Così
l’assessore Caria, che ha aggiunto: “Visti gli ottimi risultati e il
crescente interesse da parte dei giovani sardi, Il progetto promosso
da questa Giunta andrà avanti, poiché sono ancora numerose le
proprietà regionali che meritato un recupero e una giusta
valorizzazione”.
Erriu.“L’iniziativa di oggi – sottolinea l’assessore degli Enti
locali Cristiano Erriu – si inserisce in un quadro strategico più
generale avviato all’inizio della legislatura, che riguarda la
gestione ottimale del patrimonio della Regione. Il caso più noto è
certamente quello dell’azienda di Surigheddu e Mamuntanas, oltre a
quello dei beni ceduti all’SBS. Ritengo che la formula di ‘Terra ai
giovani’ sia azzeccata, in quanto si coinvolgono tanti giovani
qualificati e professionalizzati che portano avanti progetti
interessanti e talvolta innovativi nei settori più disparati. È una
scommessa che si sta rivelando vincente e che consente di valorizzare
l’enorme patrimonio immobiliare regionale il quale, sino a pochi anni
fa, era in stato di abbandono. Un percorso virtuoso che riguarda anche
i fari e i numerosi edifici della nostra Amministrazione concessi ai
Comuni a prezzo simbolico”.
Il bando. I territori interessati dal progetto, che in questa seconda
edizione ha messo a disposizione poco più di 647 ettari, si trovano ad
Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas
Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le
proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor ripresi in
carico dalla Regione dopo la dismissione. Per questo secondo bando
erano pervenute negli uffici dell’Agenzia Laore Sardegna (incaricata
di indire il procedimento di evidenza pubblica per l’assegnazione
delle terre e di gestire i relativi contratti) 240 richieste, il
doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono
128, mentre il totale delle superfici messe a disposizione dei giovani
sardi raggiunge un totale di circa 1300 ettari. Dopo una prima
istruttoria sono state ammesse in graduatoria 220 domande con i
relativi piani di valorizzazione aziendale dedicati ai singoli lotti.
Caratteristiche dei partecipanti.
Il 17% dei partecipanti è composto
da imprese di primo insediamento in agricoltura, mentre l’83% riguarda
aziende già avviate. Gli indirizzi produttivi proposti dai candidati
hanno puntato maggiormente sul settore foraggero-zootecnico con 117
domande. Altri 27 progetti di valorizzazione hanno mirato su
orticoltura, frutticoltura e misto ortofrutticolo, 17 su cereali e
leguminose da granella, 15 sull’olivicoltura, 14 su coltivazioni
erbacee e arboree e 49 domande su altri segmenti della produzione
agricola. I titoli di studio dei partecipanti si possono racchiudere
all’interno di tre macro-categorie così rappresentate: 88 giovani con
attestati di formazione professionale, 83 con la laurea e 69 con il
diploma di scuola media superiore.
Le tipologie delle terre, dai seminativi in irriguo a quelli in
asciutto passando per i classici pascoli fino a quelli più poveri dei
cespugliati, permettono usi più prettamente agricoli da un lato oppure
rivolti alla zootecnia dall’altro. Sul piano delle estensioni i lotti
variano dai circa 6 ettari di San Basilio agli oltre 208 di
Gonnosfanadiga.
I progetti beneficiari.
Il primo lotto (terreni Laore di Casa Sea in agro di Alghero), di
12,96 ettari, è stato aggiudicato alla Società agricola Domo Bianca.
Costituita nel 2017 è leader nella produzione di ortive sia estive che
invernali.
L’azienda propone un PVA (Prodotto vendibile agricolo)
basato sull’ampliamento delle produzioni tipiche e l’introduzione di
colture esotiche.
Il lotto 2 (terreni di Laore di Pala Pirastu in agro di Alghero),
della superficie di 10,82 ettari è stato aggiudicato alla Società
Agricola Nure di Daniele Monti. L’impresa, costituita nel 2010, ha un
indirizzo produttivo basato sulla coltivazione di piante arboree da
frutto: vite per uva da vino, olivo e fruttiferi misti. La Società
intende reimpiantare circa 5 ettari di vigneto, impiantare un nuovo
oliveto, leguminose, erbe aromatiche e grano duro.
Il lotto 3 (terreni Laore di Sa Segada in agro di Alghero), di 14,8
ettari, è stato aggiudicato alla Società Agricola Chea De Oro.
L’ordinamento produttivo dell’impresa, costituita nel 2017, è di tipo
ortofrutticolo, viticolo, cerealicolo e foraggero. Il PVA presentato
prevede l’impianto di oliveti, agrumeti e la coltivazione di orticole.
Il lotto 4 (terreni Laore di Centro 2 Sassu in agro di Arborea),
dell’estensione di 10,54 ettari, è stato aggiudicato all’azienda P.A.
Gianfrancesco Fulghesu. La società, costituita nel 2017, propone la
gestione selvicolturale dell’impianto arboreo a eucalipti,
l’allevamento di api e l’attivazione di un agricampeggio.