Il deputato di Cinquestelle Nardo Marino interviene sul tortuoso
percorso seguito dal pluriannunciato progetto della
destagionalizzazione.
"Lo scorso settembre 2018, dopo quasi un anno di attesa, leggemmo su
tutti i quotidiani sardi che si era finalmente concluso l’iter
relativo al bando da dieci milioni di euro, suddiviso in 17 lotti, per
l'affidamento alle compagnie aeree dei servizi di promozione e
comunicazione finalizzati alla destagionalizzazione del turismo in
Sardegna.
Uno strumento di marketing che prendeva come riferimento alcuni
importanti mercati, ma che a oggi non risulta attuato.
Non si ha
notizia della stipulazione dei relativi contratti da parte della
Regione Sardegna, così come non v’è traccia dell’operatività delle
tratte aggiudicate.
Stando a pure strategie di logica promozionale, le tratte avrebbero
già dovuto essere rese note e pubblicizzate attraverso adeguati
strumenti di comunicazione. Allo stesso modo, avrebbe avuto senso
garantire la possibilità di prenotare o acquistare un biglietto già a
settembre in modo da attrarre nuovi turisti e dare così ossigeno al
nostro territorio in autunno e in inverno. Forse a chi governa la
Sardegna sfugge il reale significato del termine
“destagionalizzazione”.
Mi incuriosisce immaginare il ritorno in termini di promozione e
dunque di reale economia, che avrebbe potuto avere manifestazioni
identitarie, come Cortes Apertas, se quei collegamenti fossero stati
operativi.
Non mi stupirebbe se l’iter subisse un’accelerata proprio ora, in
campagna elettorale, attraverso l’attivazione di quelle tratte che
sembravano essere finite nel dimenticatoio istituzionale. Renderle
operative nei mesi di cosiddetta alta stagione non sarebbe un aiuto
diretto al territorio, quanto un sostegno alle compagnie aeree che
prenderebbero finanziamenti per volare su rotte che – proprio in quel
periodo- sarebbero in grado - conclude Nardo Marino - di sostenersi
autonomamente".