La direzione regionale di energie Per L’Italia, riunitasi stasera a
Tramatza per un’analisi della situazione politica in Sardegna, ha
analizzato le problematiche legate al comparto agricolo e alle
difficoltà che questo sta attraversando, a passare sotto l’analisi del
coordinamento regionale del partito, che si presenterà con proprie
liste alle prossime elezioni regionali nella coalizione di Centro
destra, sono stati in particolare i temi legati al comparto agricolo,
sono state affrontate le difficoltà della filiera ovi-caprina in modo
particolare sul prezzo del latte di pecora oggi commercializzato al
prezzo 0,60 euro al litro, ritenuto da EPI un prezzo assolutamente non
remunerativo.
Analizzate le problematiche legate all’ARA e ex APA,
ancora a oggi senza soluzione da parte della Regione a guida PD, alle
problematiche legate al ritardo sui pagamenti sui bandi PSR.
Ma a tenere l’attenzione della direzione di EPI è stata la
disposizione legislativa riguardante l’obbligo della fatturazione
elettronica per le aziende agricole a partire dal 1 Gennaio 2019, con
procedure complicate e difficili, che costringeranno gli agricoltori
Sardi a rivolgersi a terzi per poter adempiere all’ emissione delle
fatture elettroniche, con aggravio di un costo annuo quantificato in
circa 300 euro annue, per azienda agricola , che al massimo emette
poco più di 12 fatture all’anno.
Un costo aggiuntivo, continua Tore
Piana, che l’agricoltore Sardo non può permettersi, per svariati
motivi, non ultimo le produzioni del latte di pecora in perdita a 0,60
centesimi, per le annate di avversità atmosferiche subite, per i
maggiori costi legati all’insularità e per le piccole e medie entità
delle aziende Sarde.
Per tutti questi motivi Tore Piana e il coordinamento regionale di
Energie Per L’Italia, con una lettera indirizzata al Ministro delle
Politiche Agricole e al Presidente della Regione , chiede una proroga
urgentissima di un’anno, nell’applicazione in Sardegna dell’obbligo
della fatturazione elettronica.