E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative
Uecoop su dati Ministero dell’Economia sui debiti della pubblica
amministrazione verso le imprese. Ma per il 2017 – spiega Uecoop – ci
sono ancora 24 miliardi da saldare considerato che a fronte di 139,9
miliardi di euro per fatture autorizzate ne sono stati pagati 115,9
con un tempo medio di pagamento di 55 giorni, mentre nei primi sei
mesi del 2018 l’attesa si è ridotta a 37 giorni. Ma si tratta pur
sempre di medie e spesso i tempi sono ancora lunghi – sottolinea
Uecoop – infatti se si studia la lista dei 496 enti pubblici peggiori
pagatori a livello nazionale si rileva un ritardo di 200 giorni dalla
scadenza della fattura con punte di oltre 500 giorni e il saldo di
appena 1/3 del totale del valore.
Una situazione che pesa sui conti delle aziende e delle cooperative
mettendone a rischio la stabilità finanziaria e la loro stessa
esistenza.
Una vera e propria patologia – afferma Uecoop – che rappresenta un
peso sia per le cooperative di lavoro che sono ad alta intensità di
manodopera sia per quelle sociali che sui territori si fanno carico di
compiti nei quali molto spesso sostituiscono lo Stato che non riesce a
rispondere in modo adeguato alla domanda servizi sociali essenziali
per i cittadini.
E’ necessario trovare rapidamente una via d’uscita – sottolinea
Uecoop - le cooperative e le imprese non possono più fare da banca per
anticipare ai propri soci lavoratori stipendi e contributi indebolendo
la tenuta dei bilanci e le possibilità di investimento e crescita e
per questo è strategico trovare con la Pubblica Amministrazione
meccanismi per rendere più efficiente il sistema dei pagamenti a
livello locale e nazionale. Mentre con il sistema bancario – conclude
Uecoop – si possono valutare soluzioni che permettano alle cooperative
di utilizzare anticipazioni di credito a condizioni favorevoli.