È una festa dei sapori Artigiano in Fiera che nella sua ventitreesima
edizione, oltre ai 41 ristoranti e alle 21 piazze del gusto da tutto
mondo, mette in mostra fino al 9 dicembre (ore 10-22) due eccellenze
italiane dell’enogastronomia. Due realtà che, oggi, contribuiscono a
proiettare il Paese sul tetto del mondo con la qualità della
produzione e la valorizzazione della tradizione enogastronomica.
Dopo il successo dello scorso anno, la Nazionale italiana degli chef è
tornata ad esibirsi nella cucina dell’esclusivo Artimondo Restaurant,
lo spazio dedicato alle migliori ricette del made in Italy, in
collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi La selezione
tricolore, a Fieramilano, propone un “connubio” del gusto tra le più
importanti tipicità italiane e i prodotti naturali sapientemente
trasformati dalle mani degli artigiani.
Una squadra vincente, la Nazionale degli chef, che ha recentemente
primeggiato nella più prestigiosa competizione internazionale di
categoria.
La selezione, alla Culinary World Cup 2018 di Lussemburgo,
ha recentemente trionfato con l’oro nella categoria “Tavolo Freddo” in
una delle più importanti gare al mondo che si svolge, ogni quattro
anni, all’interno del Salone internazionale della gastronomia,
Expogast.
Tra le grandi novità dell’anno, anche la presenza dell’Associazione
pizzaiuoli napoletani che, all’Artigiano in Fiera, continua la sua
opera di tutela e di promozione della ricetta originale della pizza.
Un vero e proprio simbolo della nostra cultura alimentare che, grazie
alla collaborazione tra l’Associazione e il Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali, ha ottenuto il prestigioso
riconoscimento di “specialità tradizionale garantita” dall’Unione
Europea.
Ma non solo: l’Associazione pizzaiuoli napoletani, lo scorso anno,
dopo otto anni di negoziati internazionali, a Jeju, in Corea del Sud,
ha ottenuto con voto unanime del Comitato di governo dell’Unesco il
riconoscimento di unicità della pizza napoletana come una delle più
alte espressioni identitarie della cultura partenopea.