I ritardi nei pagamenti per l’esecuzione dei lavori in alcuni lotti
della nuova Sassari-Olbia sono stati al centro dell’audizione dei
rappresentanti della Cooperativa Acanthus da parte della Commissione
“Attività produttive” del Consiglio regionale.
Il mancato versamento delle spettanze per il subappalto di alcuni
lavori di risanamento ambientale ha provocato il dissesto finanziario
della cooperativa, costretta nei mesi scorsi a licenziare 38
dipendenti.
«Siamo vittime di un cattivo sistema di gestione degli appalti
pubblici – ha spiegato il direttore generale di Acanthus Vittorio
Cadau – la nostra società fatturava 4 milioni di euro fino allo scorso
anno e aveva alle proprie dipendenze 120 lavoratori. Ora, a causa dei
ritardi nei pagamenti da parte della ditta appaltatrice, ci troviamo
in una situazione di estrema difficoltà. Non è esclusa l’adesione alla
procedura di concordato preventivo in bianco».
I responsabili di Acanthus hanno quindi denunciato l’atteggiamento
omissivo da parte di Anas che, in qualità di stazione committente per
gli appalti della SS-Olbia, ha il dovere di vigilare sui pagamenti dei
lavori e, in caso di inadempimento da parte della ditta appaltatrice,
di soddisfare direttamente le richieste dei creditori. «Quello per la
realizzazione della Sassari-Olbia è un appalto da 938 milioni di euro,
il più grosso tra quelli in esecuzione in Sardegna – ha proseguito
Cadau – non è possibile che una partita di queste dimensioni venga
gestita con queste modalità. A causa dei criteri adottati, molte
imprese come la nostra si trovano in difficoltà. Nei giorni scorsi il
tribunale di Roma ci ha dato ragione. I giudici hanno infatti emesso
il primo decreto ingiuntivo a carico di Anas, condannata a pagarci
180mila euro per alcuni lavori.
E’ una decisione importanti che apre
la porta ai ricorsi delle altre ditte subappaltatrici nei confronti di
Anas».
«E’ una situazione molto difficile, l’ennesima in un territorio
lacerato come il Nord Sardegna – ha detto il consigliere di Forza
Italia Marco Tedde – i 938 milioni di euro per la Sassari-Olbia sono
stati stanziati per la Sardegna e non per l’Anas. E’ assurdo che
appalti di questa portata vengano assegnati con il sistema del massimo
ribasso. Chi ha lavorato deve essere pagato».
Tedde ha quindi proposto l’adozione di una risoluzione che impegni il
Presidente della Giunta Francesco Pigliaru ad intervenire nei
confronti di Anas per ottenere l’immediato pagamento delle spettanze
dovute alle ditte subappaltatrici.
Richiesta a cui si è associato il consigliere del Pd Raimondo
Cacciotto che ha invitato la Commissione a programmare un’audizione
dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini per conoscere lo
stato di avanzamento dei lavori sulla Sassari-Olbia.
Una diversa gestione degli appalti, infine, è stata sollecitata dai
consiglieri del Pd e di Art1-Mdp, Mario Tendas e Paolo Zedda.
Al termine dell’audizione, il presidente del parlamentino delle
“Attività Produttive” Luigi Lotto ha assicurato un intervento nei
confronti della Giunta: «Valuteremo se procedere con una risoluzione,
in ogni caso faremo pervenire le nostre considerazioni al presidente
Pigliaru – ha detto Lotto – la speranza è che le pressioni della
politica, unitamente alle recenti decisioni del Tribunale di Roma,
riescano a far smuovere le acque e a far rispettare i diritti delle
imprese e dei lavoratori».