Un nuovo duro colpo per il turismo sardo, e in particolare per il
comparto dell’aria aperta, arriva dalla scelta della compagnia del
gruppo Onorato di ridurre il numero delle corse nel collegamento Porto
Torres-Genova per l’estate 2019.
Il turista che sceglie villaggi e campeggi per trascorrere le proprie
vacanze, infatti, si muove in famiglia e con mezzi propri (caravan,
camper e tenda); per questo motivo, per raggiungere la Sardegna,
predilige l’utilizzo della nave. “Se la decisione di Tirrenia dovesse
essere definitiva, comporterà una perdita considerevole di turisti.
Protestiamo contro questo silenzio assordante della politica che
confonde il turismo e la sua esistenza solo con i posti letto,
dimenticando che il turismo è fatto anche di trasporti senza i quali
non ci sono né turisti né viaggiatori” -
Il turismo nella nostra isola – aggiunge ancora Nicola Napolitano,
neo Presidente Regionale di FAITA FederCamping Sardegna – funziona
solo se ci sono linee di trasporto efficienti, economiche e continue.
Da anni Tirrenia, che è agevolata dallo Stato a differenza di altre
compagnie di trasporti, continua ad applicare prezzi più cari delle
altre, organizza le sue linee con disinvoltura senza un protocollo che
tenga conto delle esigenze del territorio. La politica deve
intervenire, il nord Sardegna sta subendo continui impoverimenti e un
isolamento violento.
Non si può tollerare ancora molto questo taglio
di servizi, irragionevole per chi riscuote 80 milioni di euro dallo
Stato per garantire ciò che le altre compagnie di navigazione
garantiscono senza riscuotere un euro”.
La compagnia Tirrenia, decidendo di ridurre a una sola corsa il
collegamento tra Porto Torres e Genova (partenza diurna dalla città
turritana e notturna da Genova dal 2 giugno fino al 15 di agosto con
inversione degli orari dal 16 agosto) di fatto dimezza le possibilità
di approdare sull’isola per tutti quei turisti del sud Europa e del
nord Italia che scelgono di partire dal porto del capoluogo ligure
alla volta della Sardegna.
Il gruppo Onorato dovrebbe, invece,
promuovere questa rotta incentivando l’utilizzo delle proprie navi non
solo nel periodo estivo ma anche nei cosiddetti “mesi di spalla”,
scelti in particolare dalle famiglie straniere.
Obiettivo fondamentale del turismo sardo è, infatti, destagionalizzare
i flussi dei visitatori. Le strutture ricettive all’aria aperta, a tal
proposito, da quest’anno hanno allungato la stagione, come accade già
negli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo, divenendo più
competitive sul mercato e generando notevoli vantaggi per tutto il
territorio regionale.
“Qualora il Gruppo Onorato confermasse la propria scelta e la politica
non intervenisse con tempestività, saranno a rischio numerosi posti di
lavoro e l’economia di un intero territorio” – conclude Napolitano.