Property Managers Italia, l’associazione nazionale di categoria che
rappresenta gli imprenditori dello short term
(www.propertymanagersitalia.it), rende note le linee guida dello
European Vacation Rental Survey 2018, il primo report realizzato per
indagare a livello europeo il mercato dello short term e le modalità
con cui vi operano i property managers.Il property manager è un
manager di immobili, da non confondere con l’agente immobiliare.
Il property manager lavora all’intero di una società o come libero
professionista. Fa il consulente per le persone che possiedono e
investono in case, appartamenti, ville, altri tipi di immobili.
Continua a leggere se ti interessi di gestione immobiliare, guadagni
da appartamenti Airbnb, case vacanze, affittacamere, vuoi allargare il
tuo business.
Il mercato immobiliare italiano è tutt’altro che fermo.
Gli ultimi
dati forniti dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell’Agenzia
dell’Entrate, confermano il rialzo delle compravendite immobiliari di
abitazioni residenziali, anche se la variazione di prezzo è stabile o
tendente al negativo. Nell’ultimo rapporto dell’OMI Statistiche II
trimestre 2017 si legge:
Qual è il loro modello di business e che tasso di
professionalizzazione hanno? Quali le loro priorità e che rapporto
hanno con la legislazione vigente? Sono solo alcuni dei quesiti che
hanno trovato risposta in quest’analisi puntuale condotta sui property
managers europei, oltre 7mila, che gestiscono dalle 10 proprietà in
su.
Lo European VR Survey è stato realizzato da Transparent, società
internazionale specializzata in analisi statistiche, in
collaborazione, per quanto riguarda il mercato italiano, con Property
Managers Italia e si articola in 27 quesiti che sono stati sottoposti
ai property managers di tutta Europa (Spagna, Italia, UK, Francia e
Portogallo i Paesi in cui si sono ottenute risposte significative
grazie alla collaborazione con le Associazioni di categoria di ogni
Paese).
Sono 513 le società di property management che a livello europeo hanno
partecipato all’indagine, di cui oltre un quinto (107) quelle
italiane.
I property managers italiani che hanno partecipato all’indagine
gestiscono complessivamente oltre 6600 proprietà e hanno più di 500
dipendenti a tempo indeterminato (senza contare i collaboratori che a
vario titolo – pulizie, manutenzione ecc. – vengono attivati dal
business).
La maggior parte delle società di property management e dei property
managers italiani che hanno risposto al survey gestisce tra le 10 e le
49 proprietà (il 49% del totale); il 21% gestisce dalle 2 alle 9
proprietà; il 15% dalle 50 alle 99 proprietà e il 13% ha in gestione
oltre 100 immobili. Il rimanente 2% è composto da gestori con un
portafoglio di un solo immobile.
Gli immobili gestiti dai property managers italiani si trovano
prevalentemente in città (il 57%), il 25% al mare e il 18% nelle zone
rurali (campagna, collina, montagna).
I property managers francesi
sono quelli che concentrano maggiormente il loro business nelle città,
mentre sono i property managers del Regno Unito a far registrare il
tasso maggiore di crescita (in termini di gestione di immobili) nelle
città relativamente agli ultimi dodici mesi.
La tipologia di società o, più in generale, di property managers
italiani, che in termini di acquisizione di nuovi immobili sta
crescendo più rapidamente è quella che gestisce dalle 10 alle 49
proprietà: più in generale, nello European VR Survey 2018 si legge che
i property managers italiani sono cresciuti (relativamente agli
immobili acquisiti) del 29% negli ultimi dodici mesi e che stimano di
crescere del 42% nei prossimi dodici (meno ottimisti dei colleghi
inglesi che dichiarano una crescita del 46% nell’ultimo anno e un +
93% per il prossimo).
Per quanto riguarda l’Europa, la realtà più rosea in termini di
crescita sembra essere quella dei property manager che gestiscono tra
i 2 e i 9 immobili: sono cresciuti del 18% nell’ultimo anno e stimano
un incremento dell’81% per il prossimo.
L’Italia sta crescendo tantissimo, nel panorama europeo, rispetto al
numero di società di property management fondate e di property
managers considerando il periodo dal 2000 al 2018.
Rispetto agli altri Paesi europei ha la più alta percentuale di
aziende di PM fondate a partire dal 2010 (l'88% del totale dei PM
italiani).
Fra gli imprenditori analizzati, il 2% era già attivo nel 2000, l’11%
fra il 2001 e il 2009. Negli ultimi nove anni si è registrata una
crescita esponenziale del numero di property managers, avvalorata dal
fatto che di coloro che hanno partecipato all’indagine, l’88% hanno
fondato la propria società in questa fascia di tempo: fra il 2010 e il
2014, infatti, ha iniziato la professione di property manager il 36%
degli intervistati, mentre il 52% negli ultimi tre anni.
Una curiosità: il 63% dei property managers italiani che ha
contribuito alla stesura del report aggiorna almeno settimanalmente i
prezzi con cui mette in locazione gli immobili, dato indice di un alto
tasso di professionalizzazione.
Acquisire nuovi appartamenti è in assoluto la priorità dei property
managers a livello europeo; obiettivo condiviso dal 64% dei colleghi
italiani; il 61% sta inoltre considerando di acquisire le società di
altri property managers (e quindi il relativo parco immobiliare) per
crescere.
Scommettono sul marketing e sull’innovazione per incrementare il loro
business: il 75% dei property manager italiani utilizza un Channel
Manager e il 57% un PMS per gestire le prenotazioni.
Il 66% di property managers italiani ha messo in preventivo di
incrementare l’investimento in marketing per i prossimi 12 mesi
(secondi solo ai colleghi portoghesi) ed il 24% (la percentuale più
alta in Europa) acquista report e indagini statistiche per tarare al
meglio la propria attività.
Rispetto al rapporto con la legislazione vigente, il 65% dei pm
europei teme che nuove leggi possano nuocere al loro business: gli
italiani sono i meno preoccupati (solo il 48% in Italia condivide la
stessa preoccupazione, contro l’81% dei portoghesi!) perchè pensa (ben
il 90%) che rispettare le leggi che esistono sul settore sia
importante o molto importante.
Stefano Bettanin, presidente Property Managers Italia:"Questa
Analisi condotta a livello europeo - fa sapere Stefano Bettanin,
presidente di Property Managers Italia - racconta di un settore
caratterizzato da un forte utilizzo della tecnologia e
dell’innovazione e individua nell’Italia il secondo Paese in Europa,
dopo la Spagna, per numero di società di gestione nate negli ultimi
anni.
Dal Report emerge inoltre come la maggior parte dei property managers
italiani sia a favore di una regolamentazione, che considerano
importante, se non essenziale, al fine di disciplinare questo settore
in un regime di concorrenza leale e nel pieno rispetto della legalità.
Il nostro settore rappresenta il turismo innovativo e sta crescendo
moltissimo anche grazie ad un forte utilizzo della tecnologia, sempre
più richiesta dal visitatore soprattutto straniero".