Entra nel vivo il progetto Alter del Gal Logudoro-Goceano

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  Initiatica per la creazione di nuova impresa nei settori del turismo sostenibile e dell’agroalimentare. Da alcuni giorni sono aperte le iscrizioni a “Imprendere”, il percorso di formazione sulla gestione d’impresa, rivolto a sessanta allievi suddivisi equamente tra le sedi di Bono, Thiesi e Ozieri. La presentazione dei corsi di formazione si terrà giovedì 18 ottobre a Bono, alle 16, nella Sala conferenze “Caduti di Nassirya”. Dopo i saluti del sindaco di Bono, Elio Mulas, e del presidente della Comunità Montana del Goceano, Vincenzo Cosseddu, ad aprire i lavori sarà Gianluca Lai, amministratore di Equilibrium Consulting. Seguirà la relazione tecnica di Giammario Senes, presidente del GAL, che introdurrà verso le azioni chiave del progetto, legato al Piano di Azione 2014-2020.

   Sono diverse le opportunità offerte. A illustrare le specifiche e le modalità di partecipazione al percorso formativo e di consulenza sarà Simone Fotzi, amministratore di Equilibrium Consulting. Alle 18 si lascerà spazio alla discussione e al confronto con i partecipanti. L’incontro di Bono porta il progetto ALTER (Autoimprenditorialità Lavoro Territorio Economia Rurale) a una fase cruciale, in cui si passa dalla teoria alla pratica.

  L’iniziativa, promossa dall’Agenzia formativa Equilibrium Consulting srl in partnership con il GAL e Performa Sardegna Scarl, è rivolta a disoccupati, lavoratori in cigs, aspi e mobilità, residenti o domiciliati nei trentaquattro comuni del Gruppo d’azione locale, che oltre a Logudoro e Goceano comprende anche i territori di Villanova e Meilogu. È previsto il coinvolgimento di consulenti in materie economico-aziendali, giuridiche e del lavoro per la realizzazione di un innovativo percorso di accompagnamento all’autoimprenditorialità. L’idea appare decisamente rivoluzionaria rispetto al passato.

  Abbandonata la strategia dell’assistenzialismo, viene pianificato un percorso che guida passo passo i partecipanti verso l’avviamento al lavoro. Oltre a produrre occupazione, il progetto è mirato a combattere la piaga dello spopolamento nelle aree interne. Solo dal 2001 al 2015 il territorio del GAL ha perduto il 22 per cento della popolazione.