Il mese di settembre chiude la stagione 2018, non certo col botto,
confermando la tendenza già in atto nel corso dei mesi estivi a
perdere terreno rispetto a quella del 2017. Questa volta, hanno
partecipato alla rilevazione, promossa come consuetudine dal Centro
Studi Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari 40 strutture
ricettive alberghiere associate, su un totale di 95 iscritte alla
federazione e 110 operanti in provincia. Ciò che emerge dall’analisi
dei numeri conferma i timori dei più prudenti, che ritenevano non ci
sarebbe stata crescita alla voce arrivi e presenze.
Infatti,
sull’intera area provinciale, i posti letto giornalieri campionati
sono stati 4.369 quindi 131.880 su base mensile, gli arrivi nazionali
sono stati 8.625 che hanno prodotto 25.155 presenze, gli arrivi
internazionali sono stati 16.667 per 63.237 presenze. L’indice di
occupazione letti, dato dal rapporto tra le presenze e i posti letto
totali disponibili si ferma a 67,02%, rispetto al 69,04% del 2017 e al
70,55% del 2016. Vale la pena dividere l’area provinciale, per meglio
comprendere le dinamiche relative alla rilevazione, tra Alghero e
Golfo Asinara. Ad Alghero, i posti letto campionati sono stati 2.823
giornalieri, quindi 84.690 su base mensile, gli arrivi nazionali sono
stati 4.709 per relative 14.607 presenze, numeri surclassati dagli
omologhi internazionali, che si attestano su 12.391 arrivi per 49.277
presenze, ben il 77% del totale, confermando Alghero destinazione
graditissima agli stranieri.
L’indice di occupazione letti resta
pressochè invariato, fissandosi al 75,43% contro il 75,78% del 2017 e
il 74,32% del 2016. Sul Golfo dell’Asinara invece la situazione è
diversa: gli arrivi nazionali sono stati 3.916 per 10.548 presenze,
quelli internazionali 4.276 per 13.960. L’indice di riempimento letti
invece è fermo al 51,93%, contro il 54,47% del 2017 e il 62,21% del
2016.
“Pur confermandosi i timori radicati negli operatori, che si
aspettavano un rallentamento per il mese di settembre rispetto allo
stesso mese del 2017, la perdita di occupazione è quasi irrilevante –
inizia a commentare i numeri prodotti dalla sua Associazione il
Presidente Stefano Visconti – soprattutto ad Alghero, dove l’indice di
occupazione resta sostanzialmente in equilibrio, confermando gli
ottimi tassi d’occupazione ormai consolidati nell’ultimo triennio.
Peggio il Golfo dell’Asinara, che perde 2,5 punti percentuali –
prosegue Visconti – rispetto al 2017 e ben 10 punti percentuali
rispetto al 2016, anno nel quale era stato eccezionale l’arrivo di
fronti turistici internazionali, a beneficio della parziale
destagionalizzazione dei canonici mesi estivi.” La sostanziale
differenza tra prodotti turistici, pur dentro la stessa area
provinciale, è enfatizzata dalla diversa occupazione degli alberghi
algheresi rispetto a quelli del resto del contesto provinciale.
“Territori con diverse peculiarità e diverse clientele.
La Prevalenza del turista straniero – approfondisce Visconti – in
particolare ad Alghero, aiuta a fare densità anche nel mese di
settembre, a differenza dell’ospite italiano, che ancora non
destagionalizza le proprie vacanze rispetto al cuore dei mesi estivi”.
Preoccupa la categoria, seriamente, il dato diffuso dall’Assessorato
ai trasporti circa gli arrivi dalle varie porte di accesso all’isola.
“ L’incremento del 5% degli arrivi in Sardegna è di per sé un’ottima
notizia – continua il Presidente Visconti- peccato che, al contrario,
le occupazioni delle strutture ricettive restino costanti oppure
calino. In provincia di Sassari ci sono circa 600 attività
extralberghiere in vendita sui portali tematici, e 3.500 alloggi. E’
noto – segue Visconti – il larghissimo fenomeno di esercizio abusivo
dell’attività ricettiva extralberghiera, in danno anche a coloro i
quali, in minoranza netta, nell’extralberghiero esercitano
conformemente alle normative.
Ci domandiamo cosa voglia farsi nel
merito, fattivamente. Oltre ai gravissimi pregiudizi – conclude
Visconti - creati alla pubblica sicurezza, visto le tantissime
presenze non tracciate sul territorio (chi esercita abusivamente,
trascura evidentemente di comunicare l’elenco dei propri ospiti agli
Uffici di Polizia), resta il problema della concorrenza sleale di chi,
nascosto nell’ombra dell’abusivismo, non paga imposte e tasse
avvantaggiandosi commercialmente rispetto agli imprenditori seri.”
Nei prossimi giorni, il Centro Studi Federalberghi- Confcommercio
stilerà i numeri definitivi su base stagionale maggio settembre,
entrando nel merito di tematiche anche economiche. Potrebbe infatti
dimostrarsi che non sempre, e non in tutti i casi, i cali di
occupazione trascinano con sé le produzioni economiche delle imprese.