Con l’audizione dell’Ance (l’associazione dei costruttori espressione
di Confindustria) e con quella di Unioncamere (che racchiude le Camere
di commercio dell’Isola) sono proseguiti oggi in Consiglio regionale i
lavori della commissione speciale incaricata di indagare sulle ragioni
della crisi del commercio e dell’artigianato sardo.
A rispondere per primo alle domande del presidente on. Roberto Deriu e
dei commissari è stato Pierpaolo Tilocca, in rappresentanza del
settore edile. Secondo Tilocca “se è vero che la dimensione delle
nostre imprese è profondamente diversa da quella degli artigiani è
anche vero che abbiamo problemi in comune.
Ogni miliardo di euro
fatturato dell’edilizia porta 15 mila posti di lavoro e di questi gran
parte vanno agli artigiani, che sono a strettissimo contatto con noi.
Ecco perché il mancato riaggancio della ripresa nel 2015 ha provocato
ulteriori danni agli artigiani sardi e ha portato in tutto questo
tempo al sacrificio di circa 35 mila posti di lavoro nell’edilizia
sarda”.
Tilocca si è concentrato anche sulla legge urbanistica all’esame della
commissione consiliare competente e ha detto: “Collaboriamo da due
anni con l’obiettivo di un testo di legge snello e non farraginoso.
Soprattutto chiediamo una semplificazione delle disposizioni che
riguardano l’edilizia turistica. Bisogna che il Consiglio regionale
dica con chiarezza in quale direzione vuole andare: se non consentiamo
l’ampliamento significativo degli hotel, da valutare caso per caso
secondo criteri obiettivi, non potremo poi lamentarci se il turismo
non cresce nei mesi di spalla”.
Il presidente di Ance Sardegna ha
ricordato che “ci sono ottanta alberghi all’asta in Sardegna in questo
momento e se volete aiutare questo settore dovete consentire agli
imprenditori di realizzare con gli ampliamenti quelle strutture come
le spa e le piscine coperte che ormai tutta la clientela chiede,
perché le trova dappertutto. Il brand Sardegna è apprezzato e
conosciuto ma la concorrenza si fa sentire”.
Ha preso poi la parola Gavino Sini, vicepresidente regionale di
Unioncamere, che ha portato alla commissione speciale “i dati degli
artigiani e dei commercianti, entrambi accomunati da una crisi che ha
investito i due comparti attraverso l’edilizia.
La Sardegna ha
mostrato un certo grado di resistenza e nel commercio registriamo una
importante vitalità degli esercizi commerciali, legata all’e –
commerce e all’adozione delle nuove tecnologie e dei social. Non basta
però avere una pagina su internet se non la si usa adeguatamente per
farsi conoscere e vendere”.
Sini ha illustrato le nuove funzioni delle camere di commercio, che
riguarda tra l’altro la cultura e l’impresa digitale. Rispondendo alle
domande dei commissari sul fenomeno dell’abusivismo e dell’evasione
fiscale ha detto: “A volte si tratta della risposta sbagliata davanti
a un peso ingiustificato sotto il profilo burocratico e fiscale.
Quando si supera la soglia del regime fiscale agevolato l’imprenditore
a volte è portato a commettere un’azione illegale per evitare di
rientrare nel regime fiscale non più agevolato”.