CartOrange si afferma sempre di più come punto di riferimento nel
nostro Paese per i viaggi su misura. La più grande azienda di
consulenti per viaggiare, la prima a introdurre la figura del
consulente di viaggio in Italia, ha chiuso il bilancio 2017 con un
incremento del giro d’affari del +10,13%, decimo anno consecutivo di
crescita che sfiora o supera la doppia cifra. «E per il futuro
possiamo aspettarci un ulteriore miglioramento –commenta
l’amministratore delegato Gianpaolo Romano–. Nei primi mesi di
quest’anno stiamo viaggiando a un generale +21% del venduto, con un
+24% per i viaggi di nozze.
Ma la cosa più interessante è che già nel
2017 siamo cresciuti del 20% nel settore non nozze, settore in cui
attualmente, a stagione estiva non ancora iniziata, siamo al +14%.
Questo significa che, se negli anni scorsi il merito della nostra
crescita era da attribuire soprattutto alle lune di miele, categoria
per la quale i clienti non hanno mai rinunciato a spese importanti,
adesso per i nostri consulenti si aprono nuove e significative
opportunità grazie al fatto che gli italiani sono tornati a spendere
per le vacanze».
Questi i risultati presentati da Gianpaolo Romano ai consulenti
CartOrange durante la convention annuale di Firenze, appuntamento con
il quale l’azienda ha festeggiato i suoi vent’anni di attività. Nel
1998 infatti CartOrange è nata per portare in Italia la Consulenza di
viaggio ed una professione che anche all’estero era ai suoi primi
passi mentre nel nostro Paese era sconosciuta: quella del consulente
di viaggio, «Vent'anni fa eravamo considerati dei visionari.
Oggi
tutti dicono di fare consulenza e guardano a questo nuovo modo di
interpretare la professione come il futuro dell’agente di viaggio.
Infatti, il Politecnico di Milano e molte altre Università italiane
hanno più volte sottolineato la necessità di sviluppare un approccio
consulenziale; da diversi anni siamo oggetto di studio nel mondo
universitario, dove viene analizzato il nostro modello di
organizzazione aziendale nel settore turistico.»
Alla convention Romano ha ripercorso i punti salienti della storia di
CartOrange, riassunti in un motto: “Innovatori da vent’anni”. Per aver
sostanzialmente inventato una professione che prima, in Italia, non
esisteva e si è dimostrata una scommessa vincente in un’epoca in cui
organizzare un viaggio standardizzato è ormai alla portata del
“turista fai da te”, e quindi la differenza la fanno il servizio e la
consulenza su misura per i viaggi più strutturati, come viaggi di
nozze ed esperienziali.
Ma non solo. «Siamo innovatori anche nell’uso del web e della
tecnologia –ha fatto notare Romano–.
CartOrange è online dal lontano
2000, ben prima di tante altre aziende del settore, e ha sempre
investito molto su questo aspetto. Nei primi mesi del 2018 i canali
web hanno generato vendite per un +49%: segno che siamo capaci di
intercettare richieste sempre più concrete e che i nostri consulenti
hanno a disposizione strumenti tecnologici capaci di fare la
differenza sul cliente».
Molte le innovazioni lanciate da CartOrange in questi vent'anni: dai
Travel Office, uffici di co-working per i consulenti, lanciati nel
2010, alla formazione a distanza con la Travel Academy lanciata nel
2007. Tutte idee che hanno anticipato tendenze poi sviluppate anche
dai competitor. «Siamo sempre stati un modello di riferimento perché
siamo tra le aziende che hanno saputo innovare un settore ed
introdurre qualcosa di originale» commenta Romano.
Il cuore della crescita di CartOrange è rappresentato dai consulenti,
che nel 2016 hanno superato il numero di 400, oggi sono oltre 450 e
per il 2020, secondo i piani dell’azienda, potranno raggiungere quota
700.
A loro è stato dedicato un evento in grande stile a Firenze, dall’8 al
10 giugno, che si è snodato tra i luoghi più prestigiosi della città:
il Grand Hotel Baglioni, il Convitto della Calza, il Teatro La Pergola
e le Serre Torrigiani. Previsti momenti di formazione, crescita
personale e laboratorio di idee in compagnia di esperti di marketing e
personal branding; tra questi l'intervento del Politecnico di Milano
con il Direttore dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo
Filippo Renga che ha sottolineato come, a differenza di molte
professioni destinate ad essere travolte dall’onda tecnologica, quella
del consulente di viaggio è destinata a prosperare.
Durante la tre
giorni di evento non sono mancate anche occasioni di intrattenimento
con i comici Nuzzo Di Biase da Zelig.
Fra i momenti clou, come sempre, la proclamazione del miglior
consulente di viaggio d’Italia: come ormai da sei anni a questa parte,
ha trionfato Raffaella Bompani, di Parma, “veterana” delle vacanze su
misura che anni fa ha abbandonato una carriera da veterinaria per
seguire la sua passione. La consulenza di viaggio è stata scommessa
vinta anche per lei, che oggi organizza in media un viaggio ogni tre
giorni e una luna di miele a settimana.