Comincia Sa Chita Santa: grande attesa a Galtellì

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  Il borgo medievale di Galtellì si appresta a vivere quello che per l’intera comunità rappresenta uno dei momenti più significativi nel corso dell’anno, Sa Chita Santa. E' infatti durante la Settimana Santa che l’innato sentimento religioso, emblema del paese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione. Tra le più coinvolgenti della Sardegna, la Settimana Santa che si rinnova ogni anno nell'antico borgo della Baronìa è un'esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione si mescolano in antichi riti di origine spagnola tramandati dalle due secolari confraternite, Santa Rughe e Sas Animas, le quali accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.

  Domenica 25 marzo, Domenica delle Palme, ha inizio la Settimana Santa con la benedizione delle palme e degli ulivi e con lo scambio dei tradizionali "passios". Dal giovedì alla domenica di Pasqua un alternarsi di riti caratterizza la settimana di passione. Alla cerimonia del Lavabo del Giovedì Santo (29 marzo) segue il rito di "sas Ecresias", processione lungo le antiche vie e le chiese del centro storico accompagnata dal suono martellante di "sas metraculas". Lo stesso rito di "sas ecresias" inaugura al mattino un intenso Venerdì di Passione (30 marzo) in cui si susseguono i commoventi riti di "s’incravamentu" e "s’iscravamentu", sino al partecipato "interru de Zesu Cristos” in cui confraternite e fedeli percorrono le vie del paese portando in processione il simulacro del Cristo Morto.

  Gli spari a salve dei fucilieri e il festante suono delle campane scandiscono il ritmo nel suggestivo momento di “s’Incontru”, antico rito che celebra e rievoca l'incontro del Cristo Risorto con la Madonna Addolorata. Momenti da vivere quelli della Settimana Santa a Galtellì che vedono, sempre più negli ultimi anni, un’intensa partecipazione di visitatori che, affascinati dai riti, raggiungono il borgo per le festività pasquali – afferma l’Assessore al Turismo Marzia Gallus che continua - per questo l‘amministrazione comunale, sempre più convinta che la valorizzazione e la promozione del borgo non possa prescindere dalla tutela e dalla trasmissione della nostra identità, sostiene con forza le confraternite nell’organizzazione di un momento così importante per la comunità.