Quest'anno si svolgerà l'8 marzo, in contemporanea con la giornata
internazionale della donna. È per questo che lo slogan della
tredicesima edizione sarà “I reni e la salute delle donne” e offrirà
l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute delle donne e
in particolare su quella dei reni.
A ospitare la manifestazione che, come ogni anno, vede protagonista
l'unità operativa complessa di Nefrologia, dialisi e trapianti
dell'Aou di Sassari sarà ancora una volta piazza d'Italia.
Grazie alla collaborazione con i vigili del fuoco, quest’anno in
piazza con un'esposizione di mezzi e attrezzature utilizzate nelle
situazioni di emergenza, con il Comune di Sassari e la Provincia, sarà
allestita una tenda all’interno della quale il personale medico e
infermieristico della Nefrologia dell'Aou sarà a disposizione dei
cittadini dalle ore 9 alle 18.
Lo screening offerto prevede la raccolta dell’anamnesi, il controllo
della pressione arteriosa, del peso corporeo e un esame delle urine:
in questo modo può essere già possibile identificare alcuni fattori di
rischio molto comuni quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, la
calcolosi e l’obesità. Si potranno quindi ricevere suggerimenti sui
corretti stili di vita oppure su indagini cliniche e laboratoristiche
da effettuare per approfondire alcuni dati che potranno essere
evidenziati durante lo screening.
«L’importanza della prevenzione – spiega Maria Cossu, direttore della
Nefrologia e dialisi dell'Aou di Sassari – è legata al fatto che le
patologie renali danno una sintomatologia molto tardiva e quando il
paziente avverte i disturbi, nella maggior parte dei casi, la
funzionalità renale è già severamente compromessa. In Italia una
persona su dieci presenta, anche a sua insaputa, una malattia cronica
renale».
Le malattie renali colpiscono molti milioni di persone in tutto il
mondo, e le donne in maniera particolare.
«Il rischio di sviluppare una malattia renale – riprende Maria Cossu –
è equivalente nelle donne rispetto agli uomini ma potrebbe essere
addirittura più elevato, con una prevalenza, secondo alcuni studi, del
14 per cento per le donne e del 12 per cento negli uomini. Il numero
di donne sottoposte a dialisi, tuttavia, è inferiore rispetto al
numero di uomini, perché la progressione della malattia renale cronica
è più lenta nella donna». Si possono aggiungere anche altri fattori,
quali le barriere psico-sociali, come la minore conoscenza della
malattia, che possono indurre a iniziare più tardi la dialisi e,
infine, la mancanza di copertura sanitaria che, in molti paesi, può
determinare una importante discriminazione nell’accesso alle cure.
Alcune malattie renali poi, come la nefrite lupica e le infezioni
renali, la pielonefrite acuta e la pielonefrite cronica, colpiscono
prevalentemente le donne e il rischio di infezioni e di patologie
renali aumenta in gravidanza.
«È quindi importante incoraggiare e facilitare l’educazione, la
diagnosi precoce e uno stile di vita sano – afferma ancora la
responsabile dell'unità operativa complessa di Nefrologia del
Santissima Annunziata – per prevenire la malattia e rallentarne
l’evoluzione».
Nel suo tredicesimo anniversario quindi, la giornata mondiale del rene
promuoverà l’accesso equo e giusto alle cure, alla educazione e alla
prevenzione delle malattie renali per tutte le donne del mondo.
La manifestazione è promossa dalla Società internazionale di
nefrologia, dalla Società italiana di nefrologia e dalla Fondazione
italiana del rene per favorire la conoscenza e sensibilizzare la
popolazione sul tema delle malattie renali. La manifestazione si
svolgerà in contemporanea in molte città d’Italia e del mondo.