“Un marchio grafico semplice, riconoscibile, contemporaneo ma con un
forte richiamo alla tradizione, che identificherà in modo chiaro i
produttori di pane fresco della Sardegna e aiuterà i consumatori a
trovare un prodotto sano, fresco e di qualità”. Con queste parole,
stamattina a Cagliari, nella sede dell’assessorato regionale del
Turismo, Artigianato e Commercio, l’assessora Barbara Argiolas ha
presentato alla stampa il nuovo contrassegno e la linea grafica
coordinata in materia di tutela di tutela della panificazione e delle
tipologie da forno tipiche della Sardegna, approvati dalla giunta
regionale nella seduta di mercoledì scorso.
“Con la legge n. 4 del 21 marzo 2016 – continua Argiolas - la
Regione ha normato e disciplinato in maniera organica l’attività di
produzione e di vendita del pane, sostenendo e valorizzando l’intera
filiera della Sardegna e delle sue tipologie tipiche, con l’obiettivo
di modernizzare e rendere più efficiente un settore nel quale
l’eccellenza dell’agroalimentare sardo si esprime in una molteplicità
di produzioni tipiche conosciute anche al di fuori dell’isola. Un
altro degli scopi della legge era quello di garantire maggiore tutela
e informazione a chi il pane lo compra e consuma quotidianamente. E in
questa direzione va dunque l’approvazione del nuovo contrassegno e
dell’identità visiva coordinata, che realizza quanto previsto
dall’articolo 7 della legge del 2016 e si affianca a una campagna di
comunicazione partita prima di Natale: mirata alle famiglie, ai
giovani e ai giovanissimi, vuole incentivare l’acquisto e il consumo
di pane fresco e l’educazione alimentare".
Per favorire al massimo il coinvolgimento di operatori e territori,
il nuovo marchio del pane fresco in Sardegna è scaturito da un
concorso di idee bandito dall’assessorato alla fine dello scorso mese
di ottobre. “Abbiamo ricevuto – ha spiegato l’esponente della giunta -
circa 65 proposte grafiche, a riprova del grande interesse verso un
prodotto tanto semplice quanto rappresentativo delle nostre comunità”.
La commissione di valutazione ha selezionato 5 finaliste, per poi
decretare come prima classificata quella di Stefano Asili: due spighe
che si intersecano e compongono l’immagine della Sardegna all’interno
di un cerchio, con un segno grafico in equilibrio tra le tradizioni
più antiche e le espressioni artistiche contemporanee della Sardegna.
Contestualmente alla formalizzazione della scelta del contrassegno,
la giunta regionale ha confermato il disciplinare per il rilascio e la
revoca dello stesso.
Il marchio, di cui è proprietaria la Regione
Sardegna, potrà essere richiesto attraverso il SUAPE (Sportello Unico
per le Attività produttive e per l'edilizia) da parte del produttore
del pane fresco e potrà essere esposto in maniera visibile nelle sedi
di produzione e vendita o sui sacchetti o le altre modalità di
confezionamento. Non potrà essere modificato, alterato o contraffatto
in alcun modo e potrà essere revocato qualora, durante l’opera di
vigilanza e controllo esercitata dalle ASL e dai Comuni competenti,
vengano riscontrate violazioni di quanto normato dalle legge 4/2016 o
comportamenti che danneggiano la filiera di qualità rappresentata dal
contrassegno.
“Grazie anche allo stanziamento di 200 mila euro previsto dalla nuova
Finanziaria – ha concluso Barbara Argiolas - la Regione vuole
continuare l’opera di tutela, rilancio e valorizzazione di una delle
nostre produzioni agroalimentari più autentiche e legate al nostro
vivere quotidiano, ma anche più minacciate dalla crescita dell’offerta
di pane congelato o precotto.
Il pane non è solo un alimento base del
nostro mangiare, un pilastro dell’identità culturale delle comunità
sarde e del nostro vivere quotidiano ma anche un motore di sviluppo
sociale ed economico soprattutto nelle nostre zone interne, dove i
panifici e le piccole attività artigianali e commerciali ricoprono il
ruolo di autentici presidi del territorio. In questi mesi, abbiamo
portato avanti un lavoro molto proficuo col tavolo tecnico istituito
dalla legge del 2016, nella quale, oltre ai rappresentanti
dell’assessorato del Turismo, dell’Agricoltura e delle agenzie
regionali AGRIS e LAORE, siedono gli esperti indicati dalle
associazioni di categoria dell’artigianato e del commercio”.
Per il 2018, nominato dal Mibact come “Anno del cibo”, “vogliamo
continuare nel solco dell’anno appena trascorso, durante il quale,
grazie alla collaborazione con le agenzie agricole, gli enti locali,
le Camere di commercio, abbiamo proposto una serie di iniziative e
manifestazioni sia sul territorio che fuori dall’isola per far
conoscere e valorizzare le nostre produzioni d’eccellenza. Inoltre –
ha concluso Barbara Argiolas - vogliamo dare piena attuazione alla
legge del 2016: uno degli obiettivi della Regione sarà quello di
agevolare, assistere e incentivare i produttori locali che intendano
accedere al regime delle denominazioni di origine protetta, delle
indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali
garantite. Sono una garanzia di qualità del prodotto ma anche un
veicolo che favorisce una più facile diffusione sui mercati".