"Attenzione alle favole della carne sintetica" - Interviene il Consorzio dell'agnello di Sardegna

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  Carne sintetica di pollo e anatra ottenuta da cellule coltivate in laboratorio. E’ la notizia che arriva dagli Usa dove un’azienda sta sperimentando il nuovo prodotto con una tecnica simile a quella utilizzata dall'Università di Maastricht per la carne di manzo: ha prelevato le cellule staminali dal muscolo degli animali e le ha coltivate su speciali impalcature fino a formare un numero di filamenti sufficiente per fare una polpetta o un hamburger.

   I promotori dell’iniziativa si sono addirittura spinti nell’affermare che il loro obiettivo è produrre carne migliore e in modo più sostenibile per l’ambiente. “Premessa d’obbligo – sostiene il professore Giuseppe Pulina, uno dei maggiori esperti sardi in materia – è che stiamo parlando di una carne artificiale prodotta in laboratorio che abbisogna per essere mangiata anche di aggiunte di elementi olfattivi e gustatiti, aromatizzanti e vitamine. E non è neppure detto che vengano inglobati nella matrice”. Un prodotto di laboratorio per il quale “attendo che si dimostri nei fatti e non solo a parole che è anche meno impattante e che fa bene.

  Nessuno fino ad ora ha fatto i conti con l’impatto dell’artificiale”. Secondo il professore è tempo di cominciare la rieducazione a mangiare la carne: “la nostra carne fa bene, è saporita, non è impattante e i nostri allevatori trattano bene gli animali. La Sardegna è un esempio per il benessere animale. Una volta che assodiamo questo uno potrà scegliere se mangiare in modo naturale carne buona o scegliere le schifezze e le pastiche”. “I falsi allarmi dell’Oms e l’annuncio di questi surrogati della carne fanno solo danno ai prodotti di eccellenza come il nostro agnello igp e alla salute dei consumatori – evidenzia il presidente del Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp Battista Cualbu -.

   Purtroppo le istituzioni, a tutti i livelli, investono troppo poco sull’educazione alimentare lasciando spazio ad estremisti che ci propugnano sottoprodotti e adesso anche surrogati nati in laboratorio di cui non conosciamo le conseguenze dal punto di vista sanitario e ambientale. La carne l’abbiamo sempre mangiata, quella di agnello fa parte della dieta che ha consentito ai sardi di vantarsi di essere la seconda regione più longeva del mondo dopo Okinawa inoltre è anche indicata dai pediatri nella dieta dei bambini appena svezzati”.