Anziani trascurati in Sardegna: vaccinati solo il 7% - Indagine del Centro Studi ImpresaLavoro

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  Tenuto conto che l’età media dei decessi per Covid-19 è di 81 anni, una ricerca del Centro Studi ImpresaLavoro di Massimo Blasoni sottolinea come in data odierna le somministrazioni delle dosi di vaccino nella coorte 80-90 e più anni siano state in Sardegna appena 5.501 su 77.207 (pari al 7% del totale) mentre quelle nella fascia d’età 20-39, dove il tasso nazionale di mortalità è quasi nullo (0,1%), siano state 17.053 (pari al 22% del totale).

   I dati elaborati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità attestano inoltre come siano finora soltanto 1.873 i vaccinati sardi nella fascia 70-79 anni (pari al 2,4% del totale). È vero che buona parte delle somministrazioni a persone relativamente giovani sono state fatte a personale sanitario e anche agli amministrativi del comparto, tuttavia il dato colpisce. In Germania, ad esempio, si è preferito anteporre gli anziani in grave rischio di salute agli amministrativi di ospedali e ospizi che non fossero direttamente a contatto con i degenti.

  «Il personale medico va ovviamente tutelato» sottolinea l’imprenditore Massimo Blasoni. «Una rimodulazione anche solo parzialmente diversa delle priorità potrebbe tuttavia ridurre i decessi: in buona sostanza il numero dei morti sarebbe oggettivamente più basso se si concentrassero le vaccinazioni nelle fasce d’età che attualmente registrano il più alto tasso di mortalità».