Una città fino a ieri per loro sconosciuta, ma che è riuscita a
destare stupore per le meraviglie ambientali e culturali che possiede.
È il sentimento che hanno manifestato l’archistar Dante Bini e la
mecenate Maria ManettiShrem camminando tra i resti della colonia
romana di Turris Libisonis, soffermandosi davanti alle reliquie dei
Martiri Turritani nella cripta della Basilica di San Gavino ed
esplorando il mare dell’isola dell’Asinara. La delegazione, arrivata
in città in occasione della Festha Manna, è stata accompagnata dal
tenore turritano, Francesco Demuro, dal suo manager Gianluca Macheda e
dal sindaco Sean Wheeler.
La mattina gli ospiti sono stati accolti in banchina dal primo
cittadino, dall’Assessora alla Cultura Mara Rassu e dal gruppo folk
Intragnas che, davanti all’imbarcazione “L’albatros” utilizzata dalla
delegazione per visitare la Sardegna, ha coinvolto i visitatori nel
tradizionale ballu tundu, arricchito da una breve esibizione di canto
sardo improvvisata per l’occasione da Francesco Demuro.
A bordo
c’erano diversi ospiti di nazionalità italiana e americana. Tra questi
Dante Bini, architetto di fama mondiale, autore di progetti
avveniristici come la Cupola realizzata per Michelangelo Antonioni,
progetto ancora oggi studiato nelle Università di tutta Europa.
E poi Maria Manetti Shrem, fautrice dell’internazionalizzazione del
marchio Gucci, sostenitrice di numerose iniziative culturali in
California e insignita pochi mesi fa dell’onorificenza di Grande
Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia. «Grazie alla
collaborazione del concittadino benemerito, Francesco Demuro, la
delegazione si è soffermata nel nostro territorio. Hanno visitato
l’isola dell’Asinara – sottolinea il Sindaco Sean Wheeler – l’area
archeologica e i mosaici di Turris Libisonis, la Basilica e la cripta
di San Gavino, partecipando ai riti del lunedì di Festha Manna e
vivendo così una delle più belle esperienze che può regalare Porto
Torres».
Il mare e la natura dell’isola parco hanno destato stupore
tra gli ospiti, ma la sorpresa forse più grande si è manifestata ieri,
quando hanno potuto scoprire la ricchezza del patrimonio turritano,
fatto di tradizioni, monumenti e storia millenaria. «La visita di
personaggi così illustri non può che rendere onore alla nostra città.
La collaborazione di Francesco Demuro è stata fondamentale e lo
ringraziamo non solo per la sua grande attività artistica, ma anche
per essere diventato un portavoce nel mondo delle bellezze di Porto
Torres», aggiunge l’Assessora Rassu. «Chissà che da questa visita –
conclude – non possano nascere delle nuove opportunità per la città e
per l’Asinara».