Due giornate interamente dedicate alla storia dell'Europa, alla fine
del primo conflitto mondiale e alla nascita degli stati nazione e che
metteranno l'isola dell'Asinara, protagonista suo malgrado, al centro
di quella fase di profondo cambiamento in atto in quegli anni nel
vecchio continente.
Saranno questi i temi del convegno “Asinara isola d'Europa”, in
programma il 16 e 17 novembre nella sala conferenze del museo della
Tonnara di Stintino.
L'appuntamento arriva a coronamento di un lungo percorso, avviato
dall'amministrazione comunale stintinese nel 2013 con il progetto per
le “Commemorazioni di pace: i profughi serbi e i prigionieri
austroungarici nell’isola dell’Asinara durante la prima guerra
mondiale”, avviato in occasione del centenario della Grande Guerra.
Un
progetto che assieme al Comune di Stintino, capofila dell'iniziativa,
vede coinvolti anche il Comune di Porto Torres, il Parco nazionale
dell’Asinara, l’Università di Sassari, Dipartimento di Microbiologia
diretto dal professor Salvatore Rubino, con il patrocinio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e la collaborazione della Camera
di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.
Un lavoro che, secondo gli obiettivi comuni, ha mirato a tramandare la
memoria storica di uno degli eventi tra i più tragici della Grande
Guerra, oltre che far diventare l’Asinara e il Nord Ovest della
Sardegna luogo di incontro tra popoli.
La prima giornata del convegno, il 16 novembre con apertura alle ore
15, sarà così dedicata al “caso Asinara” e ai risultati sinora
raggiunti nella ricostruzione delle vicende che la videro protagonista
del primo conflitto mondiale e testimone della complessa
stratificazione linguistica e nazionale dello spazio europeo.
La seconda giornata del convegno, il 17 novembre con apertura elle ore
9, guarda sia alla commemorazione della fine della prima guerra
mondiale nel 1918 che al “periodo interbellico” nel quadro del
novecento europeo: la nascita degli stati-nazione dopo il crollo degli
imperi e il fallimento del primo progetto di cooperazione e
coesistenza pacifica in Europa.
Al convegno sono attesi relatori dell'Università di Sassari, della
Soprintendenza MiBac per le provincie di Sassari e Nuoro, del Parco
nazionale dell'Asinara, dell'Istituto lessicografico storico di
Zagabria. Quindi ancora del Comitato sardo del centenario della Grande
Guerra, del Laboratorio di Storia di Rovereto, dell'Università di
Cassino, di ricercatori indipendenti, di studiosi del Centro studi
sulla civiltà del mare, dell'Università di Corte e dell'Istituto delle
lettere Catalane. E ancora dell'Università di Cagliari, della “Bohemia
Troppau” rappresentanza della minoranza tedesca in Boemia e Silesia,
dell'Unione Federale delle Nazionalità Europee, dell'Istituto di
Storia dell’Europa Orientale dell'Università di Vienna, dell'Accademia
delle Scienze e delle Arti Slovena, e del “Külso Magyarok” Media
Provider per le Minoranze Ungheresi all’estero