Le Acli di Sassari ripartono da un nuovo consiglio direttivo, eletto
Sabato all’Hotel Grazia Deledda di Sassari, al termine di un congresso
partecipato che si è svolto all’insegna del confronto, dell’analisi e
dell’approfondimento di temi legati alla situazione attuale e allo
sviluppo del nostro territorio. Come il Capitale Sociale, oggetto di
un interessante studio svolto dallo IARES, l’Istituto delle Acli che
si occupa di ricerca e sviluppo. I risultati, illustrati dal direttore
e commissario provinciale uscente dell’Associazione Antonello Caria,
indicano per il Nord Sardegna una situazione che necessita di
interventi e proposte per dare maggiore fiducia e prospettive di
crescita ai cittadini.
Investire nell’associazionismo ma anche nella
connessione tra tutti gli attori e i soggetti della società civile,
costruire progetti condivisi. Un primo spunto al dibattito al quale
hanno partecipato istituzioni e rappresentanti del terzo settore.
Dall’arcivescovo di Sassari Monsignor Gianfranco Saba al Sindaco di
Sassari Nicola Sanna, dal Rettore dell’Università Massimo Carpinelli
al commissario della Provincia Guido Sechi e al Presidente della
Camera di Commercio Gavino Sini. Tra i presenti anche il Presidente
Nazionale dell’Acli Roberto Rossini. Da lui un invito prima di tutto a
costruire relazioni.
“È terminato un modello di sviluppo economico ma sono cambiati anche i
modelli educativi che abbiamo conosciuto, ha detto Rossini.
“Non c’è più una cultura omogenea ed un modello culturale di
riferimento. Viviamo un momento di incertezza e non deve stupire se la
gente non sa come orientarsi. Per questo – ha detto ancora Rossini –
dobbiamo avere un pensiero ed una proposta all’altezza della
complessità di questi tempi. Dunque costruire reti è fondamentale per
dare prospettive ai nostri giovani. Dobbiamo unire le forze e le
intelligenze e creare delle vere e proprie alleanze. Credo
nell’intelligenza collettiva e se vogliamo uscire dalla situazione
attuale possiamo farlo solo con il contributo di più agenti e di più
soggetti. E a questo proposito anche le Acli tocca avere un ruolo e
dare il proprio contributo.” A far gli onori di casa il Presidente
regionale delle Acli Franco Marras. Tra gli interventi più attesi
quello di Salvatore Sanna, vice commissario uscente e tra i più
accreditati per il ruolo di Presidente provinciale nell’elezione che
avverrà nei prossimi giorni da parte del nuovo consiglio direttivo.
“È giunto il momento di rilanciare le Acli con nuovo vigore, ma con
lo stesso spirito Aclista, occorre una nuova spinta mantenendo i
nostri valori – ha detto Sanna.”
“Noi siamo una organizzazione che deve tornare a dare dignità nelle
persone. Dobbiamo essere promotori di Welfare e dobbiamo essere
presenti laddove lo stato non arriva perché abbiamo ancora peculiarità
che le altre organizzazioni hanno perduto. Sfruttiamole per aiutare il
prossimo e per crescere insieme. Ciò che vogliamo proporre è lo
sviluppo di capitale sociale nei quartieri meno fortunati di Sassari
offrendo i servizi che una famiglia benestante offre per i propri
figli. Corsi di lingua italiana, lingua inglese, manualità, percorsi
sportivi, parte formativa, solo per fare qualche esempio. Ma le Acli
non devono guardare solo a questo territorio ma bisogna avere
attenzione anche al contesto regionale e a quello nazionale.
Dobbiamo
avere sempre più consapevolezza del contesto dove viviamo, non solo
della nostra Provincia, ma dobbiamo essere consapevoli e protagonisti
in una Italia che cambia e in una Europa grande, moderna ma allo
stesso tempo instabile, con molti timori e paure per le governance che
si stanno manifestando in tutto il continente. Non possiamo permettere
che la superficialità e il populismo risiedano nella nostra
organizzazione. Non si può pensare un mondo senza integrazione di
popoli, di culture e di colori della pelle. Le Acli sono chiaramente
sostenitrici delle parole del Sindaco di Riace quando afferma che
“Nessuno può rimanere indifferente di fronte a qualcuno che chiede di
essere aiutato”.
Tema ricorrente del congresso quello del lavoro.
Le Acli devono
riappropriarsi di questo tema osando e proponendo soluzioni
all’avanguardia per la ricerca di nuovi mestieri.
Anche oggi con questo congresso – ha concluso Salvatore Sanna -
abbiamo dimostrato che le Acli sono vive e sono sempre apprezzate. La
presenza e il contributo di protagonisti della società civile, del
terzo settore e delle istituzioni confermano inoltre come la capacità
di creare e mantenere relazioni sia fondamentale in questo momento
storico che stiamo vivendo.”