La libertà di espressione è uno degli assi portanti del sistema dei
diritti civili e politici delle democrazie liberali. La manifestazione
del pensiero, attraverso atti linguistici o anche attraverso gesti
simbolici, è elemento caratterizzante l’essere umano. Nondimeno,
attraverso parole e contenuti espressivi si possono provocare
“ferite”: le parole possono diventare pietre. Su questa premessa si
pone il problema se sia legittimo in una democrazia liberale stabilire
dei limiti normativi alla libertà di espressione.
Nel contesto
italiano troviamo le classiche limitazioni a tutela dell’onore
individuale; ma oggi le questioni più problematiche concernono norme
in cui l’interesse di tutela si identifica con la pari dignità, e
anche il sentimento, di particolari gruppi e categorie di persone. Ne
sono un esempio le leggi che tutelano con sanzioni penali il
sentimento religioso, la dignità etnica o l’identità culturale di
gruppi minoritari o di interi popoli, e, da ultimo, quelle volte a
contrastare la menzogna negazionista. L’evento, introdotto dal
presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco
Birocchi, sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di
ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi
di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale
rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale”
(Giappichelli, 2018).
Il corso si svolgerà il 18 ottobre a Sassari,
dalle 14.00 alle 17.00, nella sala convegni della Nuova Sardegna. Ai
partecipanti saranno assegnati tre crediti formativi.