Enrico Pieranunzi è il protagonista assoluto del quarto appuntamento
nel cartellone di JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero
dall'associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione
artistica di Paolo Fresu. Il pianista romano è atteso in concerto
questo sabato, 24 marzo, nella Chiesa di San Michele, con inizio, come
sempre, alle 21 (apertura porte alle 20.15; chiusura porte alle
20.45). A precedere il suo piano solo, dal titolo "Unlimited",
consueto incontro pomeridiano con il pubblico a Lo Quarter: a partire
dalle 18 Pieranunzi si racconta a colloquio con Giovanni Agostino
Frassetto, pianista, flautista, direttore dell'Orchestra Jazz della
Sardegna, e il contrabbassista Salvatore Maltana, coordinatore
artistico di JazzAlguer.
Classe 1949, Enrico Pieranunzi è da molti anni tra i protagonisti più
noti e apprezzati della scena jazzistica internazionale.
Il pianista,
compositore e arrangiatore romano ha registrato più di settanta dischi
a suo nome (oltre a una ventina da co-leader e altrettanti come
sideman) spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto, e
collaborando, in concerto o in studio d'incisione, con musicisti come
Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc
Johnson, Joey Baron. Eletto tre volte miglior musicista italiano nel
referendum "Top Jazz" della rivista Musica Jazz, tra i suoi
riconoscimenti conta il "Django d'or" come miglior musicista europeo
nel 1997, l'"Echo Award" in Germania come "Best International Piano
Player" nel 2014, e il premio "Una vita per il jazz" assegnatogli
(sempre nel 2014) da Musica Jazz. Unico italiano ad aver suonato più
volte e registrato a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New
York, ha portato la sua musica sui palcoscenici di tutto il mondo
esibendosi nei maggiori festival internazionali.
Il blues, Scarlatti, una canzone di Gershwin, una sarabanda di
Haendel: il piano solo di Enrico Pieranunzi sfida luoghi comuni e
leggi della geometria facendo di jazz e classica due rette parallele
che si incontrano. È accaduto già prestissimo nella sua vita musicale,
quando i suoni di Charlie Parker, Django Reinhardt, Lee Konitz e Chet
Baker vivevano accanto a quelli di Bach e Chopin. Accade ancora oggi,
sempre di più, nel suo pianismo libero, personalissimo, senza confini:
"Unlimited", appunto, come recita il titolo del concerto di sabato ad
Alghero.