A Tadasuni il primo festival delle culture digitali

-
  Musica dal vivo, video proiezioni, laboratori di illustrazione, mostre fotografiche e street art. Conversazioni. È Tad’A, primo festival isolano delle culture digitali e della arti contemporanee. Due giorni, il sette e l’otto ottobre prossimi, a Tadasuni, il piccolo paese del Guilcer sul lago Omodeo.

  “Spesso si parla di sfida o di scommessa - dice il sindaco di Tadasuni, Mauro Porcu - noi, come rappresentanti delle piccole comunità della Sardegna, preferiamo parlare di alternativa. Tad’A è un’alternativa, un modo diverso per far conoscere il paese, un sistema per ora unico nell’isola che invita quelle espressioni artistiche che normalmente si abbiano ad ambienti cittadini e metropolitani a manifestarsi in una realtà contadina e paesana. Un’alternativa, anche, alla visione statica della tradizione e della memoria: Tad’A invita le arti contemporanee e le culture digitali a confrontarsi con le radici della nostra isola e della nostra comunità per trovare in esse l’ispirazione.

  Siamo convinti - aggiunge - che il passato ed il futuro possano incontrarsi, e crediamo che sia ciò più probabile dove il tempo va meno di fretta, a Tadasuni appunto, dove la frenesia non è arrivata. È l’alternativa slow per conoscere le moderne rappresentazioni della cultura e dell’arte, e stiamo parlando di street art, di musica elettronica, di fotografia digitale, di illustrazione e di optical show, per dialogare con esse, per scoprire quanto possono essere importanti anche per chi sembra sia distante da esse. Tad’A offre a chi visiterà Tadasuni nei due giorni del festival la possibilità di passeggiare nel futuro chiacchierando con il passato.” L’intero paese è stato coinvolto: nei giorni scorsi gli abitanti sono stati intervistati o fotografati e quanto raccolto è a disposizione degli artisti invitati che useranno questo materiale nelle loro opere o nelle loro performance.

  Questa è la prima edizione del Festival ma in realtà Tad’A nasce diversi anni fa, quando l’amministrazione comunale, guidata da Livio Deligia aveva dato vita, con successo, a una serie di eventi culturali che avevano promosso il paese. Questa volta è stato scelto un percorso diverso, ma l’intento è sempre lo stesso: da un lato mostrare Tadasuni a chiunque sia incuriosito e affascinato dalla nuova veste di Tad’A e dall’altro rendere protagonisti gli stessi abitanti. ?Il festival è stato realizzato grazie all’impegno e al finanziamento del Comune di Tadasuni, della società Raias di Francesco Pala che ha curato l’organizzazione e a un contributo dell’unione dei Comuni del Guilcer.