Primo appuntamento domani (lunedì 17 agosto) a Mogoro per la terza
edizione di Pedras et Sonus, il festival che fonde musica e
artigianato organizzato con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte
Montis, che fino al prossimo 26 agosto si snoderà nei territori di
Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Simala, Pompu, Siris e una tappa nel
Comune di Pau, con la direzione artistica della musicista Zoe Pia.
Alle 22 nella Chiesa della Madonna del Carmine il compito di
inaugurare la kermesse sarà affidato al chitarrista Paolo Angeli, sul
palco con il progetto solista “Talea” (ingresso gratuito con
prenotazione obbligatoria al numero 379 1579897 o via mail
all’indirizzo prenotazionipedras@gmail.com) in cui improvviserà la
personale scaletta della serata, plasmandola e costruendola in un
dialogo serrato con il progettista-artigiano Maestrodascia
(all’anagrafe Federico Coni), che realizzerà sul palco le sue opere
antropo-zoomorfe.
Inventore della chitarra sarda preparata (uno strumento che racchiude
in sé le caratteristiche di una piccola orchestra) del quale è sommo
interprete, Angeli, nel suo percorso di studio e costante ricerca, è
stato capace di coniugare tradizione e avanguardia, trovando
interessanti e mai banali punti d’incontro tra i due mondi.
Il suo
innovativo lavoro ha attirato in breve tempo l’attenzione del
chitarrista statunitense Pat Metheny, tra i massimi interpreti della
chitarra a livello mondiale, che del mitologico strumento ha voluto
realizzare una replica.
Il concerto sul palco mogorese deve il suo
nome al suo doppio disco (Talea, 2017), registrato tra il 2015 e il
2016 durante un importante tour che l’ha visto viaggiare per ben
quattro continenti assorbendone musiche e culture.
Pedras et Sonus prosegue il suo cammino nell’oristanese il giorno dopo
(martedì 18 agosto) nel centro storico di Siris, dove a partire dalle
20 si danzerà per le vie del paese accompagnati dalla musica della Big
River Marching Band, ensemble diretto da Maurizio Floris e composto
quasi interamente da musiciste, nato a Fluminimaggiore nel 2015 dalla
prolifica esperienza con la banda musicale del paese.
Suoni, balli e
colori popoleranno, dunque, il piccolo centro dell’oristanese,
accompagnando il live painting per il completamento del murale
dedicato al festival dello street artist Andrea Casciu e il
laboratorio musicale per bambini “Musicare con le mani” tenuto dalla
veronese Elena Ciccarelli.
Ogni esibizione del festival sarà impreziosita dalle “Vetrine Sonore”
in cui maestri artigiani affiancheranno i musicisti, dando vita a un
connubio artistico in cui musica e suoni dialogheranno costantemente
alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi.
Ogni appuntamento verrà, inoltre, raccontato quotidianamente dalla
blogger “Una sarda tra le nuvole”, che seguirà i concerti e tradurrà
attraverso i propri occhi digitali le i segreti che si nascondono
dietro un’organizzazione che vuole essere un appuntamento culturale
importante e significativo dell’ambito musicale e multiculturale in
Sardegna.
Pedras et Sonus – Jazz Festival Parte Montis è realizzato con il
sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di
Sardegna, di Corsica e Sardinia Ferries, dei Comuni di Mogoro,
Masullas, Gonnostramatza, Pompu, Siris, Simala e Pau.
I concerti del Pedras et Sonus - Jazz Festival Parte Montis sono a
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 379 1579897
o via mail all’indirizzo prenotazionipedras@gmail.com.
Parte Montis o Montangia è la denominazione medievale di una delle
curatorìe o encontrade del Giudicato di Arborea: una sorta di
provincia amministrata dal Curator.
Si trattava di una subregione
costituita da piccoli paesi, le Ville, governate ognuna da un Majore
de Villa.
Questa antica suddivisione geografica e politica è rimasta
per certi versi inalterata per molti secoli e oggi a capo di quei
villaggi ci sono i sindaci.
Nel 2007 nasce l'Unione dei Comuni di
Parte Montis, (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu e Siris), nel
2017 entra a far parte dell'Unione il Comune di Simala.
Sei Comuni della provincia di Oristano che uniscono le proprie risorse
manifestando l'interesse a rafforzare un patrimonio culturale,
storico, naturalistico e paesaggistico che si esprime appieno solo con
una visione e un progetto unitari.
Caposaldo dei nuovi amministratori
è il recupero dell'identità, della memoria storica, come solida base
per costruire il futuro.
Cancellando i confini comunali si giunge a
concepire l'unicità di un territorio dove usanze, cibi, produzioni
artistiche, chiese e nuraghi, si fondono nel paesaggio in stretto
rapporto con la natura.
Questo è lo spirito dell'Unione, riscoprire
preziose eredità sepolte e aprire nuovi orizzonti di sviluppo
socio-economico.
Il festival Pedras et Sonus nasce nel 2018 da un’idea della musicista
e compositrice mogorese Zoe Pia, tra le più giovani direttrici
artistiche in Italia (nasce, infatti, nel 1986), ed è sostenuto fin
dal primo momento dall’Unione dei Comuni Parte Montis.
Nella sua prima
edizione ospita Antonello Salis, Karima, Baba Sissoko, Bebo Ferra, Zoe
Pia, Claudia Aru, Mumucs, AFloh e Federica Muscas, mentre nella
seconda edizione (nel 2019, in collaborazione con il festival Time in
Jazz) annovera tra i suoi ospiti Mauro Ottolini & Sousaphonix, Nilza
Costa, Gavino Murgia, Roberto De Nittis, Ada Montellanico, Vincenzo
Vasi, Valeria Sturba, Freak Motel e Simone Grussu.
La manifestazione
rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle
nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso
laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo,
all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto
reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua
molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli
realtà locali.
Nell'attuazione delle misure sanitarie per contrastare l'emergenza
coronavirus, l'ingresso agli eventi del festival sarà consentito a una
persona per volta, con l'obbligo di indossare la mascherina fino al
raggiungimento del posto (quando sarà possibile toglierla), mentre
sarà cura dell'organizzazione mettere a disposizione del pubblico il
gel per sanificare le mani.
Verrà assicurato il corretto
distanziamento di un metro tra gli spettatori (sia frontalmente che
lateralmente), a eccezione dei componenti dello stesso nucleo
familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni
vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Sarà
privilegiato, dove necessario, l'ingresso previa prenotazione
(l'elenco delle presenze verrà conservato per un periodo di
quattordici giorni); accesso vietato, invece, alle persone con una
temperatura corporea superiore ai 37 gradi e mezzo.