Si è presentata in musica, con la celeberrima ouverture e le arie
d’opera cantate dal vivo dai protagonisti, La Cenerentola di Gioachino
Rossini che venerdì e domenica prossimi andrà in scena al Teatro
Comunale di Sassari. A fare da teatro, stavolta, è stata l’aula magna
dello storico Liceo “Azuni” con il pubblico composto in larga parte
dagli studenti delle scuole cittadine. Accompagnati al pianoforte,
alcuni dei cantanti del cast hanno offerto alcuni brani dell’opera: il
duetto delle sorellastre Tisbe e Clorinda, interpretate dalle
cagliaritane Martina Serra e Francesca Pusceddu, e l’aria di Dandini,
impersonato dal costaricano William Hernández. E poi la celebre
ouverture che apre l’opera: un capolavoro del “delirio organizzato”,
come ha spiegato il direttore d’orchestra Jacopo Rivani, che ha
offerto ai presenti una vera e propria lezione sulla tecnica del
compositore pesarese, dai famosi “crescendo” alle finezze dei canoni
così presenti nelle opere di Rossini e in questa in particolare.
A introdurre l’incontro, dopo i saluti del presidente dell’Ente
Concerti Alessandro Bisail e del rappresentante del Liceo ospitante,
Giampiero Farena, è stata la musicologa Paola Cossu. Storia e
curiosità della Cenerentola hanno fatto da contrappunto alla musica di
un’opera che manca da Sassari da dieci anni esatti e torna in città
con l’allestimento curato dal Circuito lombardo firmato dal regista
Arturo Cirillo. Si tratta, è stato detto, di un “dramma giocoso”, non
di una farsa: Antonio Ligas, che riprende la regia per le due date
sassaresi, ha sottolineato infatti che non tutto ciò che si vede in
scena “fa ridere”: ci sono anzi diverse linee amare nelle due ore e
mezza di trama che si è cercato di far risaltare. Questa regia, ha
detto, offre due vantaggi: da un lato, come nella classica tradizione
della fiaba di Cenerentola, dà la possibilità di sognare; dall’altro
fa riflettere senza invadere il piano musicale.
Sulla stessa linea lo
scenografo Dario Gessati che ha ricreato in maniera originale
l’ambientazione descritta dal libretto di Jacopo Ferretti, in cui si
muovono i personaggi della vicenda: Angelina, sotto il nome di
Cenerentola (in scena Aya Wakizono), vive nel palazzo del patrigno Don
Magnifico (Fabio Maria Capitanucci) insieme alle sorellastre Tisbe e
Clorinda che la trattano da serva. La storia, che ricalca quasi
totalmente la celebre fiaba di Perrault, vedrà l’intervento risolutore
del saggio Alidoro (Alessandro Spina) e il trionfo della bontà che
culminerà con il perdono della protagonista, divenuta sposa felice del
principe Don Ramiro (Leonardo Ferrando), accompagnato dallo scudiero
Dandini e dal coro dei cortigiani formato dalla Corale “Canepa”. In
mezzo, una serie di equivoci e trovate – esaltati dai costumi di
Vanessa Sannino e dal disegno luci di Tony Grandi – che dal lontano
1817, anno del debutto al Teatro Valle di Roma, sono arrivati intatti
ed efficaci fino a noi.
L’opera andrà in scena domani, mercoledì 6 novembre alle 17,30, nella
tradizionale Anteprima giovani dedicata alle scuole in un Teatro
Comunale esaurito da giorni. La “prima” è in programma venerdì 8 alle
20,30 e domenica 10 novembre in replica alle 16,30.