Ultima giornata nel borgo di Nureci per la dodicesima edizione di
Mamma Blues, la tre giorni dedicata alla musica del diavolo che
suggella la coda del festival Dromos, accompagnando, come
consuetudine, alla sua conclusione. Dopo nomi di spicco del panorama
nazionale e internazionale, come, come Fabio Treves, J.P. Bimeni & The
Black Belts, e il bluesman sassarese Francesco Piu, protagonisti – tra
gli altri – delle due serate precedenti, oggi (giovedì 15), alle 22
sarà il quartetto di Irene Loche ad aprire l'ultima serie di concerti.
Dall'energia dei palchi calcati con il suo trio blues Sunsweet Blues
Revenge, la sua leader si riscopre in questo progetto solista, molto
più intimo, in cui sonorità folk e soul si incontrano, e dove
accordature aperte e ritmi lontani diventano protagonisti. Dal 2015,
la Loche è ufficialmente artista Magnatone USA, unica italiana nel
panorama mondiale insieme a Jeff Beck, Billy Gibbons, Keith Richards,
Jackson Browne, Neil Young, tra gli altri. L'8 Gennaio 2016 è uscito
il primo EP "Garden of Lotus", disponibile anche in digitale sulle più
note piattaforme. Dal 2018 è diventata, inoltre, artista della Asher
Guitars & Lap Steels, insieme ad artisti come Ben Harper, Jackson
Browne, David Crosby, Marc Ford, Gregg Leisz, James Valentine, Zack
Brown. Al suo fianco a Nureci, ci saranno Andrea Sanna al Feder Rhodes
e organo Hammond, Gian Luca Canu al basso e Alessandro Cau alla
batteria.
Un'ora più tardi - alle 23 -, sarà ancora musica in arrivo da Londra a
farla da padrona nel cartellone della ventunesima edizione di Dromos.
Dalla capitale del Regno Unito, plana infatti sul palco dell'Arena
Mamma Blues illuminato da una splendente Luna piena (la "Casta Diva",
celebrata ad questa edizione di Dromos, nel cinquantenario del primo
sbarco dell'uomo sul suo suolo), la giovane band dei Kokoroko, guidata
dalla trombettista Sheila Maurice-Grey, con Cassie Kinoshi al
sassofono, Richie Seivwright al trombone, Yohan Kebede alle tastiere,
Godwin Sonzi alla chitarra, Duane Atherley al basso, Onome Edgeworth
alle percussioni e Ayo Salawu alla batteria.
L'idea di musica dell'ensemble di casa a Londra si ispira alla musica
e alle influenze di maestri come Fela Kuti, Ebo Taylor e Tony Allen,
con un'attenzione profonda verso le proprie radici, che affondano tra
la Nigeria e il contesto multiculturale caratteristico dell'Africa
occidentale, mescolate ai suoni urbani figli dell'importante fermento
della scena inglese. Caratteristica della band è la sua assoluta
capacità di "brillare" nei suoi concerti dal vivo, habitat ideale nel
quale hanno costruito la loro ampia fama, (facendo registrare svariati
sold out nel loro recente tour invernale) catturando il pubblico
attraverso abilità musicale e spiccata presenza scenica. Il brano
"Abusey Junction", incluso in "We Out Here", compilation manifesto di
Brownswood Records, ha raggiunto la cifra di 30 milioni di
visualizzazioni su You Tube. Le loro caratteristiche composizioni
evidenziano le colorate e intricate nuove direttrici che si diramano
dalla nuova scena musicale della grande capitale britannica.
Chiusura di serata, intorno alla mezzanotte, ai Giardini del
Sottomonte, con il consueto spazio dopo-concerto: sul palco, in questo
ultimo appuntamento (ingresso libero), la Viper Riders Blues Band.
A fare da cornice ai concerti, ci saranno le consuete attività
collaterali, realizzate in collaborazione con l'associazione Genadas
di Nureci. Nei locali del Monte Granatico, dalle 18 alle 20, si
proietta il documentario di Massimo Gasole "Funtaneris. Sulle strade
dell'acqua", un viaggio nell'entroterra della Sardegna alla ricerca
dei custodi delle storie e delle tradizioni legate alle architetture
dell'acqua, fontane, lavatoi, abbeveratoi, pozzi.
La collaborazione con la Music Academy di Isili , continua anche nel
pomeriggio di Ferragosto: dalle 17.30 alle 19.30, il laboratorio
"Piccoli bluesman, crescono": bambini e ragazzi, accompagnati dai
docenti dell'accademia musicale isilese, si immergeranno nel mondo
della musica, aspettando il tanto atteso incontro con gli artisti.
La dodicesima edizione di Mamma Blues chiude idealmente la ventunesima
edizione di Dromos, che regalerà, però, un ultimo concerto a Bauladu,
il prossimo 31 agosto. Grazie alla collaborazione con il ‘Du - Bauladu
Music Festival, infatti, il festival ospiterà una tappa sarda (alle
21.30, ingresso a 25 euro più diritti di prevendita), del "Piano solo
tour - Summer 2019" del pianista Giovanni Allevi.
I biglietti e gli abbonamenti per Mamma Blues si possono acquistare al
botteghino e online nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna
(www.boxofficesardegna.it; tel. 070 657428). Riduzioni del 30 per
cento sono previste per gli over 65 anni e i giovani sotto i 18. I
bambini sotto i 4 anni non pagano. Convenzioni Carta del Docente e
18app.
Per informazioni, la segreteria di Dromos risponde al numero di
telefono 0783310490 e all'indirizzo di posta elettronica
dromos@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sono disponibili sul
sitowww.dromosfestival.it e alla pagina facebook del festival
(www.facebook.com/).