Il 26 aprile l'Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni
Historicocultural de l'Alguer presenterà la nuova commedia di Guido
Sari, Ernesto. La rappresentazione avrà luogo nel salone-teatro
dell'Università delle tre Età, in via Sassari 179, alle ore 18. Locale
che l'Università già da anni mette generosamente a disposizione per la
messa in scena delle pièces della Salvaguarda.
La nuova commedia, pur non rinunciando a una lettura distopica della
realtà, che caratterizza molte delle precedenti opere, sembra
soffermarsi in particolar modo sulla difficoltà di una
rappresentazione della realtà stessa immune dalle seduzioni e dai
travisamenti dell'apparenza.
La commedia può anche essere letta come una specie di metafora
dell'infatuazione acritica per la tecnologia, infatuazione che arriva
spesso ad avere ripercussioni sulle nostre azioni e comportamenti e a
modificare il nostro modo di vedere le cose. La trama si sviluppa
intorno alla figura di Ernesto, segretario e amico del protagonista e
protagonista egli stesso, dotato di un ingegno versatile e capace di
suscitare, grazie al suo fascino e all'eccezionale bellezza,
sentimenti di simpatia o amore, ma anche di invidia e gelosia in
coloro che per motivi diversi hanno modo di frequentarlo.
I comportamenti e i sentimenti che riesce a destare nella cerchia di
conoscenze del suo amico e principale diventano emblema di una
dicotomia profonda e generalizzata tra apparenza e verità, tra
evidenza e sostanza.
Infatti Ernesto è in realtà solo uno splendido
automa d'ultimissima generazione, però nessuno dei personaggi, tranne
il protagonista, che lo ha alle sue dipendenze come segretario, è al
corrente della sua vera natura. Il suo bellissimo aspetto impedisce
alle donne che si innamorano di lui, di accorgersi di ciò che si cela
dietro l'apparenza, però è soprattutto nel protagonista che la perdita
del senso della realtà e la mescolanza inscindibile tra mondo concreto
e mondo virtuale si mostrano nel modo più evidente e teatralmente
tragico. Incapace di mantenere le giuste distanze con la realtà
virtuale creata dalla tecnologia, il protagonista proverà sentimenti
d'autentica gelosia quando crederà che anche la sua fidanzata, come
tutte le altre donne, si sia innamorata d'Ernesto, arrivando infine ad
uccidere il suo supposto rivale in amore.
Un omicidio virtuale, il suo, però vero dal punto di vista etico.
Invece saranno reali, non virtuali, le lacrime di pentimento che
verserà al momento della scoperta dell'innocenza d'Ernesto, quasi a
darci un'ulteriore prova di quanto possa essere incerta la nostra
percezione della realtà, e di quanto a volte sia vago il confine tra
reale e virtuale.
Gli interpreti, che già hanno dato prova del loro impegno e della loro
bravura nelle precedenti commedie, sono: Giancarlo Ballone, Michele
Delrio, Anna Maria Di Ruberto, Sandro Fiamma, Vanna Lobrano, Maddalena
Marrosu, Agostino Mura, Vanna Paccagnini, Valter Pigò, Daniela Riu,
Luigi Riu, Salvor Ruggiu, Agostino Salis, Nanda Salis, Tore Sotgiu.
Gli attori fanno parte del Teatre de Veus, cioè di quell'esperienza
che, almeno per Alghero, rappresenta una nuova forma di espressione
teatrale, in cui abbandonati scene e movimento, tutto è affidato
esclusivamente alla capacità evocativa della parola. Parola che per
scelta dell'autore e dell'Associazione si concreta nella lingua
storica di Alghero che si vuole rivitalizzare servendosi anche della
capacità espressiva e comunicativa del teatro.