Venerdì 11 gennaio alle 20.30 debutta in città il Luigi Frassetto
Double Quartet con 33 1/3, performance live dedicata all’esordio
discografico del musicista, autore e compositore Luigi Frassetto e del
suo ensemble in cui lo storico quartetto elettrico da lui guidato si
incontra con un quartetto d’archi. Un esperimento riuscitissimo, che
ha incontrato il favore unanime di critica e addetti ai lavori e già
la scorsa estate ha incantato il pubblico di Alghero in occasione di
Cinema delle terre del mare, il Festival internazionale di cinema
indipendente promosso da Società Umanitaria Alghero.
Attivo da anni sulla scena underground italiana e britannica,
Frassetto e le sue chitarre saliranno sul palco insieme a Marco
Testoni alle tastiere e al theremin, Gianni Lubinu al basso e Lorenzo
Falzoi alla batteria. Lo storico gruppo incontrerà il quartetto
d’archi composto da Alessio Manca al violino, Francesca Fadda al
violino, Gioele Lumbau alla viola e Francesco Abis alvioloncello.
Sarà un concerto dalle forti tinte cinematografiche, ispirato alle
atmosfere presenti nel nuovo album, un melange sospeso fra tradizione
melodica e avanguardia, con tocchi di lounge, new jazz e psichedelia,
caratterizzato da una decisa impronta d’autore e impreziosito da una
delle sezioni d’archi più apprezzate della Sardegna e dalla presenza
di ospiti speciali. Il Double Quartet è il risultato dell'ultimo anno
di produzione di Luigi Frassetto, che presenterà alcuni arrangiamenti
strumentali rielaborati per quello che si annuncia un vero e proprio
happening musicale ricco di sorprese per gli ascoltatori. Tra queste
le partiture musicali per Ananda, il nuovolungometraggio del regista
sassarese Stefano Deffenu, la colonna sonora di A chent’annos, il
corto del regista Antonio Maciocco, e una composizione inedita che si
spinge verso la scrittura più intima ed evocativa del musicista.
33 1/3 arriva cinque anni dopo l’ep di debutto, The R. J. Sessions, e
sarà disponibile in digitale e in una speciale edizione in vinile a
tiratura limitata con la copertina curata da Adam Juresko.
Il lavoro
contiene una selezione di temi composti dall’autore per una serie di
produzioni filmiche – due lungometraggi più una serie di corti – tra
il 2013 e il 2017. Tra sonorità accattivanti e atmosfere fortemente
evocative si materializzano registrazioni sul campo, vibrafoni, moog e
microsolchi vintage che trasformano l’esperienza dell’ascoltatore in
un vero e proprio happening auditivo adatto al pubblico di diverse
generazioni. In questo nuovo progetto un’alchimia di new lounge, jazz,
rock e psichedelia incontra la melodia degli archi, senza trascurare
il mood dell’azione e dell’ambiente proprio della cinematografia,
diventando elemento strutturale di un film come la sceneggiatura e la
fotografia.