Una scommessa vincente, un altro successo collezionato
dall’Associazione Itinerari nel tempo insieme ai suoi partner, per la
riuscita della tre giorni di eventi ad Alghero, legati alla storia,
agli usi, danze e costumi del “l’800”. Una versione invernale, diversa
rispetto a quella dello scorso anno, meno storica ma più ricca di
momenti conviviali, dedicati alla spensieratezza con la quale si
guarda al nuovo anno. Musiche, danze storiche, figuranti in abito
d’epoca a passeggio per il centro storico catalano per festeggiare il
2019 tra storia, presente e futuro.
Un tableau vivant che ha incantato il pubblico del 31 Dicembre,
accorso ad Alghero per vivere un capodanno da mille e una notte. E
così è stato.
Il Chiostro di San Francesco è stata la location più suggestiva: nello
spazio centrale abbracciato dal colonnato si sono svolte le danze e
gli stage di ballo. La sera del 31, il pubblico, reduce da qualche ora
di lezione, ha vissuto da protagonista: cavalieri e dame sono
diventati partner dei figuranti e hanno partecipato alle danze,
magistralmente diretti dall’insegnante Alessia Branchi. E, a dir la
verità, sono stati tutti bravissimi. Un’atmosfera regale ha contagiato
il pubblico, catapultato indietro nel tempo.
Perché la “mis en scene”
non è stata solo “evocazione”.
Tutti i ballerini della scuola 800 di Bologna che hanno mostrato le
danze più in voga del secolo, si sono calati nella parte, rispettando
l’etichetta e sfoggiando un bon ton nelle movenze e
nell’atteggiamento, tipico della classe borghese dell’epoca.
“Quest’anno non abbiamo avuto l’appoggio delle istituzioni, ma il
pubblico ci ha premiato con entusiasmo e una partecipazione che non ci
aspettavamo” Così commenta il presidente dell’Associazione Itinerari
nel tempo Andrea Sini che ha scelto Alghero per la seconda edizione
dell’evento “l’800” e ha avuto ragione.
“Proporre per fine anno i costumi dell’800 è stata una bella sfida-
commenta Sini- a conferma che la gente ama la storia e soprattutto
riviverla come un tempo.
Emozione, stupore, coinvolgimento: tre parole
che rappresentano bene i sentimenti di chi ha vissuto l’evento ma
anche di chi lo ha creato. Pier Giorgio Caputo, membro del direttivo
dell’Associazione: “E’ stato emozionante perché abbiamo ripercorso
una tappa storica senza renderci nemmeno conto che eravamo nel XXI
secolo, il bello è stato proprio calarci nella parte e interpretare il
nostro ruolo per creare l’atmosfera e dimenticarci del tempo”.
La tre giorni di eventi si è spostata in diverse location, dal teatro
civico dove i figuranti hanno fatto parte del pubblico presente al
concerto di apertura del nuovo anno, al Museo Casa Manno.
Il direttore Mauro Porcu ha ospitato il gruppo storico per la visita
guidata e ha concesso gli spazi per un incontro presentato da Jessica
Dalli Carillo e Alessia Branchi dedicato alle usanze del ricevimento
delle case della borghesia e del ballo.
Un momento particolare e
carico di umanità è stato l’incontro alla casa di riposo “Angelico
Fadda” dove i ballerini hanno danzato regalando agli anziani ospiti un
piccolo grande sogno. Un altro piccolo ma grande pezzo di storia
appartiene al telaio antico di Tonello Mulas, artigiano algherese che
ha aperto la sua bottega e illustrato al pubblico e ai figuranti
l’arte della tessitura e i suoi ultimi lavori.
“La magia dell’800 ha reso più bella Alghero.”E’ questo il commento
che più ha colpito gli organizzatori, sempre più motivati a riproporre
l’800 anche in futuro. E qualcosa possiamo anticiparvela. Il mese
prossimo potrebbe partire una nuova collaborazione con la Scuola 800
di Bologna che ritorna in Sardegna, ad Alghero per tutti gli amanti
del walzer, delle quadriglie e delle musiche risorgimentali. Per
restare aggiornati su queste iniziative si può contattare
l’Associazione al numero 3388029471 e chiedere di essere inseriti
nella newsletter. Tutte le attività dell’Associazione sono documentate
nella pagina Facebook “Itinerari nel tempo”.