Era attesa dall’inizio della Stagione lirica ed è stata premiata col
“tutto esaurito” e ripetuti applausi per tutti i protagonisti: La
bohème di Giacomo Puccini è tornata a Sassari dopo 10 anni in un
allestimento tradizionale rivisitato dal regista Matteo Mazzoni e ha
riscosso un ottimo successo ieri al Teatro Comunale, ultimo titolo nel
cartellone 2018 dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”.
Apprezzati tutti i protagonisti della vicenda tratta dal romanzo
“Scènes de la vie de bohème” di Henri Murger che dal 1896, quando
debuttò al Teatro Regio di Torino, continua a divertire e commuovere
il pubblico di tutto il mondo. A Sassari arrivò appena due anni dopo,
nel 1898, e da allora viene ciclicamente riproposta: dal 1952, primo
anno della Stagione targata Ente Concerti, è andata in scena con sette
diversi allestimenti.
Anche ieri il pubblico del Comunale ha dimostrato di apprezzare la
scelta della direzione artistica, tributando ripetuti applausi a scena
aperta – in particolare per le arie di Rodolfo e Mimì nel primo
quadro, le immortali “Che gelida manina” e “Sì, mi chiamano Mimì”,
“Quando me’n vo” di Musetta nel secondo quadro e per “Vecchia
zimarra”, l’aria di Colline nell’ultimo quadro – e premiando il cast:
dagli esperti Massimiliano Pisapia (Rodolfo) e Daniela Schillaci
(Mimì) ai giovani bohèmien Zoltán Nagy (Marcello), William Hernández
(Schaunard) e Alessandro Spina (Colline), a Ilaria Vanacore (Musetta),
Bruno Lazzaretti (Benoît/Alcindoro), Marco Puggioni (Parpignol),
Fabrizio Mangatia (Sergente dei doganieri), Antonello Lambroni (Un
doganiere) e Claudio Deledda (Un venditore). Applausi per la regia di
Matteo Mazzoni, autore anche dei costumi, che ha ripreso
l’allestimento scenografico firmato negli anni Cinquanta da Nicola
Benois con la collaborazione di Cristian Demuro e arricchendolo con le
proiezioni di Luca Attilii, valorizzate dal disegno luci di Tony
Grandi.
La complessa e straordinaria partitura di Puccini è stata eseguita
dall’Orchestra dell’Ente Concerti diretta dal tedesco Michael Balke,
mentre le parti corali – molto applaudite a fine secondo atto – sono
state affidate al Coro dell’Ente, preparato da Antonio Costa, e al
Coro “Le note colorate” dell’Associazione Rossini, curato da Claudia
Dolce.
Un altro pienone – il terzo, dopo il “sold out” dell’Anteprima giovani
di mercoledì e la “prima” di ieri – è previsto per domani, domenica 9,
quando l’opera sarà riproposta nella tradizionale esecuzione
pomeridiana alle 16,30 che concluderà la Stagione lirica 2018.