La Sardegna e il Portogallo, entrambe “isole” culturali e sociali. Due
mondi apparentemente lontani ma caratterizzati da uno spirito
conservativo forte, dall’amore per la propria terra e da una
tradizionale saudage che accompagna chi è costretto a partire. Oltre
l’oceano, ovunque nel mondo.
Per due giorni, il 12 e 13 dicembre, a Sassari, al Teatro Civico e al
Jazz Club Music School Birdland, si potrà respirare l’afflato
malinconico della musica dell’anima portoghese, il tradizionale Fado,
dal 2011 inserito dall’Unesco tra i Patrimoni immateriali
dell’umanità.
L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione fra l’Associazione degli
Amici del Fado Sardegna e la Compagnia Teatro Sassari che ha incluso
le serate nel cartellone del XXIX Festival Etnia e Teatralità.
Ma da
dove nasce questo amore per la musica tradizionale portoghese? «Siamo
semplicemente degli amici – osserva Antonio Dettori, presidente
dell’associazione Amici del Fado Sardegna - rimasti incantati dalla
bella Lisbona, così diversa dalle altre capitali europee, e dalla
passionale personalità di questa forma musicale che ha conosciuto la
manipolazione politica nell’epoca della dittatura di Salazar e che ha
dovuto combattere per uscire dai locali malfamati e assurgere
nuovamente a tradizione rispettata e universalmente nota per la
straordinaria bellezza dei suoni e la tecnica sopraffina dei
musicisti».
Per amare il Fado non c’è bisogno di conoscerne la cifra stilistica,
assicurano coloro che sono rimasti folgorati non solo dalla celebre
Amalia Rodrigues ma anche dai tanti giovani cantanti che in questo
periodo di nuova fioritura animano i tantissimi ricercati locali presi
d’assalto dai turisti: «Il 12 dicembre al Teatro Civico di Sassari
porteremo un quartetto di musicisti di particolare rilievo – prosegue
Dettori - come Célia Leiria, Clara Sevivas, Miguel Ramos e Pedro
Amendoeira.
Tutti provenienti da Lisbona ed esponenti di quella nuova generazione
di fadisti che rinverdisce la migliore tradizione di questa musica
ridandogli l’importanza che merita anche a livello internazionale». Il
secondo appuntamento sarà la Noite del Fado, in programma il 13
dicembre al Jazz Club Music School Birdland, punto di riferimento per
gli amanti della buona musica con i suoi concerti unplugged ricchi di
atmosfera. Dalle 20:30 si svolgerà una cena a menù tradizionale
portoghese e, nel contempo, si potranno apprezzare le note e le voci
del Fado: «Esattamente come spesso accade nei momenti di convivialità
che si possono vivere nei locali di Lisbona - ricorda Dettori.
Saranno
due serate durante le quali si potranno apprezzare le sfumature della
grande tecnica che accompagna questo genere così apprezzato in giro
per il mondo; qualcosa che interessa tanto anche i sassaresi che hanno
una grande tradizione folk». Ma l’associazione Amici del Fado Sardegna
non si fermerà qui: «Dal prossimo anno ci impegneremo a realizzare la
parte più ambiziosa della nostra iniziativa: portare in Portogallo la
cultura e le tradizioni della Sardegna.
E per questo abbiamo già stretto accordi con il Museo delle Maschere
di Mamoiada, con il gruppo dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” e
con il Tenore Mamojadinu, al fine di organizzare eventi durante i
quali presenteremo sia il Fado che e il Canto a Tenore, entrambi
Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, con l’’obiettivo di
approdare in Portogallo con la stessa formula».