La Sardegna è una regione magica, ricca di paesaggi
caratteristici e località di grande importanza storica, ma non solo: la nostra
regione è altresì nota per l’ottima qualità della vita e per la grande
concentrazione di ultracentenari. Come testimoniato dalla Coldiretti, la
Sardegna è la regione più longeva al mondo, con 370 persone che hanno oltre 100
anni. Dati questi a dir poco sorprendenti, che hanno spinto numerosi
ricercatori di fama mondiale a recarsi sull’isola italiana e condurre
importanti studi legati al segreto della longevità. Dan Buettner, esploratore e
giornalista del New York Times, ha racchiuso i risultati della sua ricerca nel
bestseller The Blue Zones, disponibile su Amazon. Il libro evidenzia cinque
zone blu, aree demografiche in cui l’aspettativa di vita è notevolmente
maggiore rispetto alla media mondiale. Tra queste spicca proprio la Sardegna,
dove, in alcuni villaggi montani dell’entroterra e in particolare
nell’Ogliastra, gli anziani superano spesso i 100 anni. Le restanti zone blu sono,
rispettivamente, l’isola di Okinawa in Giappone, Loma Linda in California, la
penisola di Nicoya in Costa Rica e l’isola di Icaria in Grecia. Tutte le
popolazioni che abitano in questi territori presentano alcuni tratti comuni,
tra cui la grande importanza attribuita alle relazioni interpersonali,
un’attività fisica moderata ma costante e una dieta variegata, ricca di fibre e
legumi.
La natura e i pasti salutari
Gli abitanti della Sardegna amano stare a contatto con la
natura e nella regione è radicata una forte tradizione agricola. I popoli che
hanno colonizzato l’isola hanno infatti basato il loro sostentamento
sull’allevamento di bestiame e sulla coltivazione di frutta, legumi e verdure,
alimenti ideali per una dieta sana e ricca di proteine. Molto apprezzato anche il Pane Carasau, gustoso e croccante. Questa
ricetta, tipica della regione, rappresenta la base di numerosi piatti sardi e
viene spesso accostato formaggi e salumi, o utilizzato per preparare lasagne e
pasticci a base di ortaggi e verdure. Inoltre, un buon pasto è sempre
accompagnato da un bicchiere di vino, meglio ancora se si tratta del Cannonau
di Sardegna. Questo vino, rosso o rosato, è tra i più apprezzati della regione
e sono in pochi a non averlo mai assaporato. Come emerso da diversi studi, il
vino rosso può rappresentare un vero e proprio toccasana per il corpo, se
consumato con moderazione. Questa bevanda è infatti ricca di antiossidanti e
aiuta a prevenire l’invecchiamento, abbassare i livelli di colesterolo e
proteggere la salute delle gengive. Il vino rosso è altresì in grado di ridurre l’incidenza di demenza
senile,
Alzheimer e aterosclerosi. La bevanda fluidifica infatti il sangue e ne
favorisce la circolazione. Ma attenzione a non esagerare, altrimenti si
potrebbero ottenere gli effetti opposti. I medici e i ricercatori raccomandano
infatti la consumazione di un solo bicchiere di vino rosso al giorno.
L'aggregazione sociale
Da non sottovalutare inoltre l’importanza dell’inclusione
sociale: i nostri antenati vivevano all’interno di grandi famiglie e facevano
parte di importanti comunità sociali. La domenica mattina era infatti un
appuntamento fisso per i più anziani, che assistevano alla messa e
trascorrevano il resto della giornata con amici e parenti, tra ricchi pranzi
salutari e giochi di carte. Tra questi il Ventuno, chiamato anche Blackjack,
uno tra i giochi più popolari nei casinò online e nei locali di tutto il mondo.
Come spiega Betway Casinò, l’obiettivo è quello di battere il banco con una
mano dal valore pari o quanto più vicino possibile a 21 (blackjack), proprio come suggerisce il
nome. I valori delle carte e la possibilità di impiegare diverse strategie per
battere il banco aiutano a mantenere la mente in allenamento, altro elemento
importante per la longevità. Molto popolare e apprezzata anche la Scopa, gioco
in cui vince chi ha totalizzato il punteggio più elevato in una partita,
arrivando per primo a 11. Questo gioco ha origini molto antiche ed è, al giorno
d’oggi, uno tra i più amati nella nostra nazione. Impossibile non citare la
Tombola, che da anni anima i pomeriggi degli italiani. Questo gioco,
protagonista di innumerevoli pranzi di Natale, ha avuto origine nella città di
Napoli durante il XVIII secolo ed è ampiamente diffuso anche in Sardegna. Per vincere a Tombola ci si affida
completamente alla fortuna, dando spesso vita a divertenti e innocui battibecchi tra
i membri della famiglia.
L’aggregazione sociale, la buona alimentazione e
il contatto con l’aria aperta rappresentano dunque fattori di grande importanza
per una vita lunga e in salute, senza dimenticare l’attività fisica. Al giorno
d’oggi è sempre più facile perdersi tra le mille distrazioni della vita
moderna, ma non dovremmo mai dimenticare queste semplici regole per
un’esistenza tranquilla e piacevole, come quella dei nostri nonni e bisnonni.