Con il decreto del 5 marzo scorso, che ha sancito la chiusura delle
scuole in tutta Italia, i genitori italiani si sono trovati a dover
gestire i bambini a casa in maniera improvvisa e inaspettata.
Sui siti specializzati in cui si incontra la domanda e l'offerta la reazione è stata pressoché immediata. Si è rilevato fin dal
6 marzo un aumento dei genitori a livello nazionale (+20% nella prima
settimana di marzo settimana rispetto la settimana precedente) e un
aumento delle baby sitter (+50%) che probabilmente hanno visto in
questa professione un’opportunità di lavoro nuova.
Dopo che il decreto del 11 marzo ha definito la chiusura di ‘tutto’ il
Paese, la corsa alla ricerca delle baby sitter è naturalmente
rallentata: con uffici e negozi chiusi i genitori si sono trovati a
restare loro stessi a casa. Sebbene per i genitori non sia facile
portare avanti il lavoro in smart working alla presenza dei figli, le
indicazioni da parte del Governo di ridurre al minimo i contatti con
persone esterne al nucleo famigliare sono state chiare.