Culurgiones, casadinas salate, dolci sardi, formaggi, panadas,
liquori, distillati, vino, birra, pane fresco e spianate, farine,
pasta, salumi, sale e spezie, sottoli e marmellate, cioccolati ma
anche ceramiche, sughero, tessuti, legno, vetro lavorato e complementi
d’arredo.
Sono questi i prodotti dell’enogastronomia regionale che sono stati
protagonisti de “L’Artigianato è in tavola”, contest
fotografico-gastronomico, patrocinato dalla Camera di Commercio di
Sassari, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna in
collaborazione con l’AIFB, Associazione Italiana Food Blogger,
realizzato per innovare la comunicazione dell’eccellenza
agroalimentare attraverso le piattaforme digitali e conquistare nuovi
consumatori grazie al web.
Le produzioni, messe a disposizione da 29 imprese artigiane del nord
Sardegna (Alghero, Ozieri, Bono, Tula, Sassari, Oschiri, Sennori, Uri,
Bottidda, Sorso, Pattada, Nule e Olbia) ad alcune food blogger, nei
mesi passati sono state fotografate, fatte conoscere e “rese
invitanti”, valorizzandone le caratteristiche, pubblicando fotografie
e video ed elaborando ricette.
Nei giorni scorsi, gli specialisti della comunicazione fotografica sui
social, sono sbarcati in Sardegna per conoscere direttamente le
imprese e le produzioni, e raccontarne le caratteristiche peculiari e
le originalità.
Il tour è partito da Olbia, con visita all’azienda di produzione della
ceramica “Varalto” e la partecipazione a “Benvenuto Vermentino”,
all’interno della cui manifestazione è stato allestito uno stand di
Confartigianato Gallura dove le aziende dell’artistico e del design
hanno potuto esporre i loro prodotti. Successivamente il gruppo si è
traferito prima a Ozieri, per ammirare le produzioni dell’artigianato
locale esposte presso il “Museo Mulino Galleu”, poi a Pattada, per
conoscere meglio l’azienda artigiana della coltelleria “Giampiero
Pizzadilli”. Il minitour si è concluso con la visita di alcuni nuraghi
del territorio gallurese e a diverse imprese artigiane, tra cui le
produzioni di vini e liquori “Rau”, e dei dolci “Giglio di Sardegna”.
Queste le imprese che hanno partecipato all’iniziativa: Cabigliera e
Zidda di Ozieri, Rau di Sassari, Sa Panada di Oschiri, Il Giglio di
Sardegna Pasticceria Zene di Sennori, Nuraghe Crabioni di Sorso,
Birrificio Dolmen di Uri, Caseificio Fratelli Lombardo di Ozieri,
Molino Galleu (Sonia Galleu) di Ozieri, Sa Domo de Sos Culurgiones di
Uda Angela di Sassari, Salumificio Artigianale Pilu di Bottidda,
Decolab di Marco Frassetto di Sorso, Pastificio Farina e Fogarizzu di
Pattada, Pastificio Trigale di Sorso, Sale Iodato di Maria Franca
Piras di Sassari, Pastificio Su Remediu di Marina Coloru di Nule,
Sandalia Agroalimentare srl (Rizzu Gavino - Cicalò Michelangela) di
Alghero, Tessilbono di Moro Maria Lina di Bono, Sarda Tessitura di
Olbia, Nettare di Sardegna di Olbia, Mema Ceramicart di Olbia,
Ceramiche Varalto di Olbia, Panificio Becciu di Ozieri, Laboratorio
Pintadu di Pintadu Maria Caterina di Tula, Pasticceria Vanali di
Sassari, Panificio Briciole di Olbia, Pastificio Logudoro di Uri,
Sugherificio Peppino Puliga di Olbia, Pasticceria tradizionale sarda
di Lina Loi e Azienda agricola Caresi di Pietro Ragaglia.
“Il progetto è nato dalla necessità di trovare nuove strategie per far
conoscere le eccellenze dell’artigianato agroalimentare e tipico e
tradizionale anche fuori dai canali tradizionali – commenta Maria
Amelia Lai, Presidente Regionale di Confartigianato Sardegna – la
viralità dei social è un’opportunità straordinaria per raggiungere
nuovi consumatori, a cominciare dai più giovani, in Italia e in tutto
il mondo. Le nostre aziende ci credono, per ampliare gli orizzonti di
mercato dell’intera filiera agroalimentare e costruire una proposta
innovativa di marketing territoriale”. “L’agroalimentare è un settore
strategico e da valorizzare ulteriormente – sottolinea Giacomo Meloni,
Presidente Provinciale di Confartigianato Gallura – in cui sono
presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale
che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già
conquistando i mercati esteri”.
“Per gli imprenditori – continua la
Presidente Lai - è fondamentale sfruttare queste occasioni come quella
offerta dalla Camera di Commercio che possono garantire nuove e
proficue opportunità di espansione in altri mercati”.
“Il contest ha voluto abbinare il buon mangiare, il buon bere con
l’eccellenza dell’artigianato artistico tipico e tradizionale sardo,
valorizzando i prodotti distintivi delle nostre imprese e del nostro
territorio – ha concluso Daniele Serra, Segretario regionale di
Confartigianato Sardegna e coordinatore generale del progetto – il
mondo dei social è una frontiera importane da esplorare per tutto
l’artigianato e noi vogliamo condurre le imprese medie e piccole ad
interagire con i professionisti delle nuove piattaforme web e innovare
il modo di promuovere i prodotti, privilegiando emozioni e
immediatezza”.