Coinvolgere e far partecipare gli anziani sia al mercato del lavoro,
sia negli aspetti produttivi della società come chiavi per garantire
la promozione del benessere e una langevità in salute. Ancora
l'importanza della formazione continua, dell'apprendimento lifelong
con una particolare attenzione alle normative specifiche per la tutela
delle persone anziane con disabilità.
Questi argomenti e inoltre i grandi progressi ottenuti in termini di
longevità in Bielorussia sono stati al centro di una serie di
conferenze svoltesi l’8 e 9 settembre scorso, a Bobruysk e Minsk in
Bielorussia nell'ambito di una nuova missione della delegazione della
Comunità Mondiale della Longevità guidata dal Presidente Roberto Pili,
con il supporto del Consolato della Repubblica di Bielorussia in
Sardegna diretto da Giuseppe Carboni.
Agli incontri, che hanno visto la partecipazione di alcuni esperti
della Comunità Mondiale della Longevità guidati da Roberto Pili,
Donatella Petretto dell’Università di Cagliari, Tatiana Mirovona
Direttrice del Ministero del lavoro, Anna Zakrevskaya, coordinatore
nazionale sull'invecchiamento della Repubblica di Bielorussia nella
Commissione Economica l'Europa dell'Onu, si è sottolineato a più
riprese l'importanza di affrontare il problema con un approccio
integrato che tenga conto per le persone che invecchiano dei vari
aspetti sociali, culturali, economici, psicologici e medici.
In questo contesto, la riconosciuta longevità dei sardi, oltre ad
essere un valido importante strumento di promozione territoriale della
Sardegna, è diventato anche un metro di confronto per l'attuale
situazione in Bielorussia.
“In 15 anni – afferma Roberto Pili - la Bielorussia colmerà il gap in
termini di aspettativa di vita con l’Italia.
Complessivamente in
questo paese c'è una aspettativa di vita attuale pari a 72,7 anni (con
un’importante differenza di genere: 67,2 anni per gli uomini e 78,6
anni per le donne) di circa una decina d’anni inferiore a quella
dell’Italia, nazione che contende al Giappone il primato mondiale.”
Tuttavia dati riferiti al 2017 del World Population Prospect
(l'organismo che monitora lo stato benessere delle persone anziane nel
mondo) prevedono un progressivo miglioramento della aspettativa di
vita in Bielorussia.
“Decisivo sarà l’impegno delle autorità politiche e sanitarie per la
promozione di programmi d'invecchiamento sano ed attivo e la
definizione di strategie nazionali per affrontare questi temi -
sostiene in conclusione il Presidente della Comunità Mondiale della
Longevità - abbiamo ribadito alle autorità Bielorusse il nostro fermo
impegno a proseguire e rinforzare la collaborazione in tema di
politiche attive e buone prassi utili a governare i processi di
invecchiamento della popolazione limitando i rischi di esplosioni
delle patologie e delle disabilità correlate all'età che in tanti
paesi mettono in crisi sistemi sanitari e welfare.”