Dopo gli ultimi incontri a Villa Devoto con sindacati, associazioni
datoriali, Anci, Cal e la condivisione con la maggioranza, martedì
prossimo LavoRas sarà presentato in Giunta. Subito dopo, il piano sarà
portato all’attenzione delle commissioni consiliari per raccogliere
eventuali osservazioni e integrazioni, e sarà infine approvato
definitivamente dall’Esecutivo. Durante gli incontri, convocati dal
presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli assessori del
Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci, sono state
illustrate le linee portanti del Piano approvato dal Consiglio
attraverso la Finanziaria 2018. Due le tipologie di intervento
previste, i cantieri diretti per garantire risposte alle situazioni di
emergenza e gli incentivi alle imprese per favorire le assunzioni,
misura con un respiro più strutturale. È previsto un Osservatorio che
monitorerà costantemente l’andamento e l’efficacia di LavoRas.
"Il lavoro è una priorità e siamo perfettamente consapevoli che la
disoccupazione è uno dei problemi più gravi che la Sardegna si trova a
dover affrontare. Fin da subito ci siamo impegnati per risolverlo
lavorando con serietà e concretezza, e i dati finalmente incoraggianti
ci dicono che siamo sulla strada giusta", spiega il presidente della
Regione Francesco Pigliaru. “Questo vogliamo fare anche con LavoRas,
un piano innovativo di estremo rilievo, che mette insieme un
importante finanziamento regionale straordinario con finanziamenti
nazionali ed europei ancora liberi che stiamo programmando su
politiche utili a tutte le categorie attualmente in difficoltà -
prosegue il presidente Pigliaru -, con una particolare attenzione per
i giovani ma anche per chi il lavoro l’ha perso e non riesce a
reinserirsi, per le donne, per chi ha competenze più specifiche e per
chi invece è meno specializzato.
È un altro, cruciale tassello nelle
politiche che portiamo avanti per abbattere la disoccupazione e
creare nuove opportunità per i nostri ragazzi, perché possano
costruire in Sardegna il loro presente e il loro futuro”.
LavoRas ha una dotazione finanziaria per il 2018 che ammonta
precisamente a 127 milioni e 760mila euro. Quattro le macromisure
previste: cantieri di nuova attivazione, 45 milioni e 200mila euro;
cantieri già operativi, 21 milioni e 260mila euro; politiche attive,
48milioni divisi fra incentivi assunzionali e assegni formativi; altri
interventi specifici (13,2 milioni). La misura cantieri di nuova
attivazione dà la possibilità ai Comuni, direttamente o tramite le
cooperative sociali, di assumere lavoratori con difficoltà di
inserimento nel mondo del lavoro per un periodo di 8 mesi. Finanziando
i cantieri già operativi si confermeranno gli interventi avviati con
fondi regionali negli anni scorsi sui cantieri verdi, i lavoratori in
utilizzo e quelli socialmente utili (LSU), i cantieri affidati a
Forestas.
All’interno delle politiche attive sono previsti interventi
per incentivare le imprese ad assumere personale qualificato, a tempo
determinato per almeno 12 mesi o a tempo indeterminato, a tutele
crescenti e in aggiunta alle misure nazionali attraverso un mix
combinato di azioni: si punta a sostenere giovani, disoccupati e
inoccupati over 35, persone con disabilità, lavoratori coinvolti in
situazioni di crisi, disoccupati over 55. Particolare attenzione ai
giovani, con azioni a sostegno della trasformazione dei tirocini in
contratti a tutele crescenti o, quando non possibile, almeno a tempo
determinato e con assegni formativi per garantire i profili
professionali richiesti dalle imprese. Infine, con gli altri
interventi specifici si agirà su specifiche situazioni di crisi e
categorie di lavoratori e se necessario, sul potenziamento delle altre
misure.
“I confronti che abbiamo avuto con le parti sociali sono stati molto
proficui, e ci hanno permesso di definire gran parte degli interventi
che compongono LavoRas”, dice l’assessora regionale del Lavoro.
“Non
solo: anche le misure sulle quali si è concordato di svolgere alcuni
ulteriori approfondimenti – aggiunge Virginia Mura -, sono in avanzato
stato di definizione, in particolare quelle che riguardano gli
incentivi e le politiche attive. In pochissimo tempo – conclude la
titolare del Lavoro - potremo disegnare in maniera ottimale anche i
particolari di questa parte del Piano LavoRas, in modo da collegarlo
nel modo più efficace con le misure nazionali e assicurare così le
migliori opportunità ai lavoratori e alle imprese sarde”.
Gli importi destinati ai cantieri saranno gestiti dai Comuni,
direttamente se hanno spazi assunzionali oppure attraverso le
cooperative sociali. Sei le tipologie dei cantieri previsti da
LavoRas. Ambiente e dissesto idrogeologico: per esempio progetti di
valorizzazione e messa in sicurezza del patrimonio ambientale,
sistemazione di aree di particolare pregio ambientale, prevenzione di
calamità naturali e rischio idrogeologico, sistemazione dei reticoli
idrici.
Beni culturali e archeologici: dunque campagne di scavo,
potenziamento della fruibilità dei siti per esempio con i boxoffice.
Edilizia: manutenzione straordinaria di edifici pubblici. Reti
idriche: censimento, digitalizzazione e monitoraggio delle reti
idriche. Valorizzazione attrattori culturali ovvero progetti di
salvaguardia e fruizione di beni culturali e siti archeologici.
Patrimonio pubblico e miglioramento delle procedure comunali, per
esempio efficientamento energetico e catalogazione dei beni.
“Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questi mesi,
rispettando i tempi previsti e incontrando più volte i sindacati, le
imprese, i rappresentanti degli enti locali e tutti i soggetti
interessati a LavoRas, di cui abbiamo accolto richieste e
suggerimenti.
È un piano importante e fortemente condiviso -
sottolinea l’assessore della Programmazione Paci -, un punto davvero
qualificante della nostra azione di governo, su cui stiamo lavorando
moltissimo concentrando tutto il nostro impegno. Ora siamo alle
battute finali, il passaggio in Giunta è fondamentale per arrivare
rapidamente al varo definitivo del piano, con cui offriamo interventi
emergenziali ma anche strutturali e un ventaglio di possibilità per le
imprese che va dal tempo determinato all’indeterminato. L’attenzione
alla creazione di lavoro stabile da parte della Giunta è massima,
come dimostrano le tante azioni messe in campo a cominciare dai bandi
per le imprese che rendono disponibili 250 milioni in due anni.
Proseguiremo in questa direzione - conclude Paci - mettendo in campo
ogni intervento utile”.