Nursing Up proclama sciopero nazionale degli infermieri e del
personale del comparto sanità per lunedì 23 febbraio 2018, dalle 00.00
alle ore 24.00, la giornata è stata anticipata per ragioni tecnico
giuridiche legate al coincidente periodo di proclamazione dello
sciopero dei medici, annunciando manifestazioni a Roma: inaccettabile
la carenza di risorse dovuta al disinteresse del Governo verso gli
infermieri e gli altri lavoratori del SSN.
“La misura è colma, ora gli infermieri sono davvero stanchi di
aspettare - dichiara il presidente del sindacato degli infermieri
Antonio De Palma - vogliamo riprenderci la nostra dignità di
lavoratori che si traduce in un'adeguata retribuzione e
riconoscimento: condizioni degne di una società civile”.
“Pretendiamo
lo sblocco del turnover, il rispetto della legge Madia sulle
stabilizzazioni del Personale Infermieristico, per dire basta una
volta e per sempre alla fuga dei cervelli, all'emigrazione dei giovani
infermieri che vanno oltre tirreno e all’estero a portare competenze e
professionalità perché lì gli viene riconosciuta.
Intanto qui c'è bisogno di loro: gli ospedali sono sotto organico e a
pagare questo grave disagio sono i pazienti”. Dopo aver cercato
inutilmente risposte sul rinnovo del CCNL, il comparto sanità si ferma
per protestare contro: i tagli lineari delle dotazioni organiche, il
demansionamento degli infermieri e di tutti i professionisti sanitari,
le pretese di deroghe indiscriminate alle ore di riposo giornaliere e
al riposo settimanale.
Per il sindacato degli infermieri Nursing Up è inaccettabile: 1. il
perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN
previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge 122/2010 e il taglio
dei fondi della contrattazione integrativa, perchè non saranno certo
85 euro medi promessi a tutti i lavoratori a colmare il vuoto lasciato
da 9 anni di congelamento contrattuale 2. il mancato riconoscimento
della progressione economica (passaggio di fascia) e di quella
verticale (passaggio di categoria) per infermieri, caposala e altri
professionisti sanitari del comparto 3. la mancata valorizzazione
dell'anzianità di servizio delle professioni sanitarie non mediche
tramite scatti di carriera, il mancato riconoscimento delle ore
necessarie all'aggiornamento professionale, la mancata possibilità di
svolgere attività libero professionale
4. il mancato riconoscimento
economico del tempo per indossare la divisa e di quello per il
passaggio delle consegne 5. il permanere della crisi occupazionale
infermieristica che vede oltre 25mila infermieri disoccupati 6. il
sovraccaricare di lavoro il personale infermieristico per via del
mancato ricambio generazionale dovuto al blocco del turnover e alle
esasperanti condizioni lavorative, logica conseguenza e alle
ristrettezze economiche e al drastico contenimento dei costi messi in
campo dalle aziende sanitarie. Per tutte queste Ragioni il Sindacato
Nursing Up a corollario dello Sciopero ha indetto per il giorno 23
Febbraio due Manifestazioni una in Piazza Santi Apostoli a Roma dove
giungeranno infermieri da tutta Italia, Sardegna compresa e una a
Cagliari presso l’Assessorato alla Sanità.