Il Consiglio comunale di Alghero ha approvato e fatto proprio un
progetto redatto da uno studio di progettazione PRIVATO inerente la
variante del Piano di Assetto Idrogeologico del l'intero territorio
comunale.
Un'opera gigantesca rispetto alla quale, peraltro, il Consiglio
comunale non è stato messo in condizione di analizzare e capire, anche
con l'ausilio di consulenti tecnici assolutamente necessario per
questo tipo di atti.
Invece in fretta e furia si è preso per oro colato il lavoro (nobile
per carità) di un progettista privato e non organico all'apparato
pubblico, dal quale però scaturiscono pesanti vincoli urbanistici.
Il medesimo progettista ha poi detto che tale opera avrebbe avuto
necessità di una specificazione ulteriore riguardo le cd "opere di
mitigazione", cioe' di un altro incarico naturalmente retribuito,
utile a eliminare quei vincoli posti col primo progetto.
Poi naturalmente ci saranno da realizzare le opere pubbliche che
necessitano di appalti ed incarichi per la progettazione... e via
discorrendo.
Un "pacchetto" che il Consiglio comunale di Alghero ha "acquistato" a
scatola chiusa.
Nessuno mette in dubbio le capacità e la buona fede dei professionisti
che hanno redatto il progetto ma è evidente che il loro studio non
abbia quella "terzietà" e "autorevolezza" di uno proveniente da un
organo Statale.
Un tempo questo genere di progettazioni veniva svolto dal GENIO CIVILE
dello STATO, cioè da quella "magistratura di ingegneri" organica alla
Amministrazione statale.
Quella stessa Amministrazione statale che, nel periodo delle
bonifiche, ha realizzato in tutta Italia la progettazione e la
realizzazione delle opere idrauliche che si pongono come esempio, per
accuratezza ed efficacia, per ogni successivo studio che si approcci
alla materia.
In Sardegna ed ad Alghero ne abbiamo testimonianza proprio nel
territorio della "Bonifica", che evidenzia una efficacissima rete di
opere idrauliche che hanno reso fertili e lavorabili oltre 5000 ettari
di terreno, prima paludoso.
È proprio quest'ultimo territorio, che ospita le eccellenze del
comparto della produzione agricola, subisce le conseguenze più pesanti
dal piano redatto dallo studio privato di ingegneria, senza che sia
stato possibile dedurre eccezioni utile ad un suo miglioramento ed
alla eliminazione di eventuali inesattezze, che pare vi siano.
Un Piano calato dal "basso" elevato a "studio pubblico".
Una imposizione a mio modo di vedere inaccettabile.
Per questo difetto di impostazione, stiamo studiando la via più
efficace per farlo cassare.
Certo è che se questo è il metodo che questa maggioranza intende
seguire per l'approvazione del PUC, è evidente che non lo approverà
mai.
C'è da chiedersi se l'abbandono e la minimizzazione del GENIO CIVILE
STATALE, la sua progressiva trasformazione in protezione civile che
interviene a disastri avvenuti invece che nella fase della
progettazione utile alla prevenzione, appaltata a privati ed
esternalizzata, sia una delle cause che porta a questo genere di
eventi disastrosi riportati in questi giorni dalle cronache regionali
e nazionali.
Michele Pais - consigliere comunale di Forza Italia Alghero