"C'è voluto poco più di un mese per capire la natura dell'unione tra
il PD e i bruniani: aberrante!
Era scontato che l’accordo fra le due entità avesse il solo scopo di
soddisfare gli interessi politici di mera sopravvivenza di Bruno da
una parte e la voglia di potere del PD dall’altra, mentre era
altrettanto evidente che gli interessi della città sarebbero passati
in secondo piano o calpestati del tutto, proprio come avvenuto con la
presa d'atto del Piano per l' Assetto Idrogeologico (PAI)
La nuova maggioranza con il duo P&D (Pirisi -Daga) sono passati come
una ruspa sulle legittime aspettative di centinaia di famiglie e
imprese dell’agro mortificando anni di lavoro, progettualità e
prospettive, e hanno approvato un provvedimento dai contenuti
controversi e con passaggi amministrativi per nulla chiari.
In primo luogo segnaliamo un' impostazione degna di essere segnalata
al Prefetto. La commissione urbanistica è stata convocata il giovedì
per il sabato alle 9 del mattino senza che all'atto della convocazione
fossero resi disponibili tutti gli allegati dello studio tra cui
alcune carte in modo che i consiglieri potessero studiarle.
La proposta di delibera riguardava una parte del PAI, e la
discussione in commissione si è concentrata su questa parte, cioè
quella relativa all'area di bonifica. In consiglio invece si è votato
l'intero PAI del Comune di Alghero. La goffa spiegazione fornita
dall'assessore del PD, A. Balzani, è davvero sconcertante e crediamo
sia poco sostenibile di fronte a fattispecie giuridiche siamo certi
non tarderanno ad arrivare.
I cittadini e le imprese agricole della bonifica danneggiate stanno
verificando con i loro legali e i loro tecnici le modalità di ricorso
non solo amministrativo ma anche in altre sedi, e noi fin da ora
dichiariamo che le sosterremo, come abbiamo sempre fatto in questi
mesi.
Sono state illustrate, durante i lavori della massima assise
cittadina, carte che riportano errori madornali, con pendenze al
contrario, con canali che risultano sulla carta più stretti e quindi
più pericolosi di quanto invece lo siano nella realtà; carte di cui
non si riesce a comprendere il perché alcune aree restino fuori dai
vincoli nonostante le caratteristiche del terreno siano le stesse di
quelle che invece i vincoli li hanno. Ricordiamo come il Comitato
Zonale Nurra ed il gruppo di cittadini riuniti nel gruppo di lavoro
abbiano più volte chiesto all'amministrazione alcune carte
"specifiche", carte che non sono mai state consegnate e su cui sono
basati anche i calcoli relativi ai vari livelli di pericolo ed alle
relative estensioni, elaborati importantissimi che quindi determinano
i vincoli.
Leggiamo che sono già ipotizzate spese di denaro pubblico, 1 milione e
700 mila euro, comprese di spese di progettazione per 110 mila euro
per fare lavori di mitigazione del rischio di eventuali esondazioni su
un sistema di canali che non ha alcuna necessità di tali interventi,
se non la sola manutenzione di pulizia per il corretto funzionamento.
Tutto questo ci fa temere un eventuale spreco di danaro pubblico che
andremo a sottoporre all'attenzione della Corte dei Conti.
La fretta con cui si è voluto a tutti i costi votare il PAI è stata da
alcuni contrabbandata con l'esigenza di consentire alle imprese
agricole operanti nella bonifica di farle accedere ai prossimi bandi
europei legati al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Ebbene da
questi bandi saranno esclusi ben 800 ettari di terreni oggi già
coltivati, oltre 150 aziende fra cui i soci della Cantina Sociale di
Santa Maria la Palma che solo di contributi andrà a perdere 250 mila
euro all'anno per i 140 ettari che ricadono nei vincoli.
Ma vi sono
anche le aziende certificate con il Marchio del Parco di Porto Conte
di cui fa parte la stessa cantina. Non dimentichiamoci infatti che
l'ente guidato dall'amministrazione comunale spende risorse pubbliche
in promozione e viceversa le aziende, per mantenere le loro produzioni
conformi ai disciplinari di qualità imposti dal marchio, investono in
innovazione, qualità e immagine.
Pare, infine, vi siano ben tre consiglieri di maggioranza in conflitto
di interesse; se fosse vero, avendo questi votato in aula, potrebbero
essere oggetto non solo di segnalazioni agli uffici competenti ma
anche causa di danno erariale; in caso infatti di annullamento
dell'atto votato lunedì 11 dicembre, le spese sostenute fino a quel
momento dall'amministrazione verrebbero rese vane e queste verrebbero
addebitate a chi ha prodotto quel danno.
Tutto questo dimostra come gli innesti innaturali come quelli del PD
nella maggioranza bruniana generino un dannoso rigetto che produce
conseguenze nefaste per la città, con buona pace della dirigenza del
PD che dichiarava di non essere in maggioranza, e meno male, fosse
stato così ci saremmo magari trovati dei grattacieli in agro."
PATTO CIVICO ALGHERO
NCD
PSd'Az