Residui di cave in mare contro la pesca a strascico - Progressisti: "Gli interessi particolari del centro destra"

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  Un'altra norma in materia ambientale portata avanti in solitudine dalla maggioranza di centrodestra, una nuova severa bocciatura già durante la fase delle audizioni in commissione Urbanistica: «La proposta di legge sul posizionamento in mare di residui di cava», spiegano Maria Laura Orrù e Antonio Piu (Progressisti), «è anacronistica, non supportata da studi scientifici recenti e, dal nostro punto di vista, totalmente contraria a qualunque visione di tutela dell'ambiente e del sistema marino. Ne chiediamo il ritiro immediato e il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni, gli enti e le associazioni per una nuova eventuale formulazione in cui siano considerate le differenze delle nostre coste per capire come intervenire, se possibile, laddove necessario».

  Coinvolgimento che evidentemente non c'è stato: «Le audizioni in commissione ne sono state la conferma, la bocciatura è evidente. I proponenti», ricordano i due consiglieri Progressisti, «parlano di barriere indispensabile contro la pesca a strascico illegale, senza mai fare un accenno a quali azioni siano state messe in atto per impedire la pratica e scontentando i pescatori. Parlano dell'istituzione di borse di studio, mentre la stessa Università ha confermato la necessità di studi altamente specializzati. Anche dal punto di vista normativo gli ostacoli sono molteplici. Il rischio, ancora una volta, è di perdere tempo nella discussione di una norma che va incontro all'ennesimo stop da parte del governo nazionale. Se la maggioranza deciderà di andare avanti, sappia che le avvisaglie per questo epilogo sono già nero su bianco, nei verbali di una commissione che ha visto di nuovo protagonisti i dissapori tra gli stessi partiti della maggioranza. Da parte nostra, non possiamo che sottolineare che di nuovo, prima della tutela dell'ambiente e del bene comune, il centrodestra pensa a soddisfare interessi particolari».