Cinquestelle sul Mes contesta Crimi e Gualtieri

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  “Uno vale uno, o no? Prendo con questo peso anche l’opinione del senatore Vito Crimi, il facente funzioni del ruolo di Capo Politico del MoVimento 5 Stelle, il quale ritiene, contrariamente alle posizioni assunte dagli esponenti del M5S in sede parlamentare, che si possa dare il via libera da subito alla riforma del MES”. Così in una nota Pino Cabras (M5S), vicepresidente della commissione esteri alla Camera.

   “La posizione di Crimi non tiene conto né di quello che si è detto davvero oggi durante l’audizione del ministro Gualtieri, né dell’effettivo mandato parlamentare contenuto in due risoluzioni del Parlamento, pronunciate addirittura con due maggioranze diverse. Le acrobazie di Gualtieri, che vorrebbe dimostrare di avere un mandato, non hanno basi”. “Il governo – prosegue Cabras – non deve approvare la riforma se non c’è una solida logica di pacchetto: deve cioè stare insieme all’EDIS, una sorta di assicurazione a livello europeo sui depositi.

  A Gualtieri non basterà evocarla con una proposta debolissima mentre intanto va come un rullo sulla riforma peggiorativa del MES, trasformandoci in agnelli che dovrebbero sentirsi rassicurati da chi brandisce un coltello perché promette di non usarlo”. “L’audizione di oggi ha espresso posizioni molto critiche sulla riforma e le risoluzioni ancora operanti sono scritte in modo inequivocabile.

  Cos’è che non risulta chiaro?” “Piero Gobetti scrisse che «quando la verità sta tutta da una parte ogni atteggiamento salomonico è altamente tendenzioso». Ecco, non è tempo di mezze misure e pigolii. La riforma del MES allo stato attuale, così come illustrata da Gualtieri, non è mediabile con la posizione del Parlamento di cui si è fin qui giovato Conte per respingere un MES peggiorato”.