Il Parlamento approva la legge sui sindacati dei militari

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“Oggi alla Camera è stata approvata con 260 voti favorevoli, 4 voti contrari e 110 astenuti, la legge riguardante le Associazioni professionali di militari a carattere sindacale.
Lo sforzo del Parlamento è stato quello di trovare un opportuno ed importante punto di equilibrio, nel solco della decisione della Corte Costituzionale n.120/2018, tra la libertà associativa, tipica espressione dello spirito democratico del Paese, e le limitazioni poste, nell’esercizio di tale diritto, agli appartenenti alle Forze Armate ed ai Corpi di Polizia ad Ordinamento militare, in ragione della peculiarità del loro status, giustificato dal loro preordinato servizio alla difesa del Paese. Si è trattato, quindi, di un non facile bilanciamento di diritti fondamentali e di rilevanti interessi pubblici trovanti fondamento in un articolato corpo normativo.

Un ringraziamento va alla relatrice, onorevole Emanuela Corda, ai primi firmatari dei provvedimenti abbinati, onorevoli Pagani e Tripodi, a tutti i componenti di maggioranza e opposizione della Camera per avere recepito il valore di questo tema, la cui trattazione non poteva essere più rimandata" – rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.
“Si tratta di 19 articoli che delineano i principi generali, le limitazioni, le competenze, lo svolgimento delle attività e i diritti di assemblea delle Associazioni.
Le innovazioni più significative riguardano alcune materie quali la possibilità per i militari di costituire associazioni professionali a carattere sindacale non solo per singola Forza armata o Forza di polizia ad ordinamento militare, ma anche a livello interforze.

È stata, inoltre, rivista la procedura del preventivo assenso ministeriale per la costituzione delle associazioni.
In pratica si introduce un obbligo di comunicazione e deposito dello statuto, per il quale verrà disposta una verifica dei necessari requisiti di legge per la successiva iscrizione all’albo delle associazioni e per lo svolgimento delle attività disciplinate dalla legge. Sono state riviste al ribasso le percentuali per la costituzione delle associazioni: esse dovranno raggiungere un numero di iscritti almeno pari al 4% della forza effettiva complessiva della Forza armata o della Forza di polizia ad ordinamento militare.

Le associazioni professionali interforze dovranno avere una rappresentatività in misura non inferiore al 3% della forza effettiva, in ragione della singola Forza armata o Forza di polizia ad ordinamento militare.
Sono riservate alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie ma al fine di ridurre il numero dei ricorsi, e conseguenti oneri per il ricorrente, è istituita presso il Ministero della Difesa la commissione centrale di conciliazione per la risoluzione in via bonaria delle controversie.
Importante è, inoltre, la modifica che consentirà ai rappresentanti delle associazioni di ottenere distacchi e permessi sindacali retribuiti nonché permessi e aspettativa sindacale non retribuiti ai fini dello svolgimento dell’attività sindacale” – conclude Calvisi.