Popolo della Famiglia sul reddito di maternità: 1.000 euro al mese per i primi 8 anni

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Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, commenta il rapporto Istat presentato oggi in particolare sul tema del calo delle nascite: “Un Paese sotto choc, che rinuncia ai figli, con conseguenze drammatiche sulla natalità, nel 2020 ci saranno 30mila nati in meno.
Oggi lo dice il rapporto Istat.
Da anni lo grida il Popolo della Famiglia, questa è la principale tragedia del Paese.

E se non sarà varata subito la nostra proposta di reddito di maternità al posto dell’inutile Family Act a costo zero e presa in giro garantita del ministro Bonetti, la tragedia si farà irrecuperabile. Per far ripartire la natalità in Italia c’è una sola strada e l’ha fatta stampare in Gazzetta Ufficiale il Popolo della Famiglia con la fatica di migliaia di militanti che hanno raccolto le firme autenticate di decine di migliaia di italiani.

Prima o poi anche sul reddito di maternità ci daranno ragione tutti, preghino solo che non sia troppo tardi.
Mille euro al mese per i primi otto anni di vita di ogni figlio per le donne che si dedicheranno in via esclusiva a crescerli, svolgendo dunque la propria attività lavorativa in seno alla famiglia.
Finalmente un nuovo vero diritto civile per le donne, rendendole libere di scegliere con un costo nettamente inferiore al reddito di cittadinanza che per noi va abolito, per far ripartire l’Italia dalla famiglia e non dall’assistenzialismo”.

Anche il Popolo della Famiglia Sardegna, che si mobilitò in tutta l’isola per la raccolta firme, crede fermamente che il reddito di maternità possa rappresentare la vera soluzione alla tragedia della denatalità.
Questa convinzione trova ulteriore forza nelle parole che il Dott. Paolo Masile, pediatra e neonatologo e membro della Sip (Società Italiana di Pediatria), ha pubblicato su Facebook in un post dal titolo “Il neonato sardo, specie in estinzione”.

Nel post, il Dott. Masile, che già collaborò con il Popolo della Famiglia nella presentazione del reddito di maternità presso il seminario Arcivescovile di Cagliari, sostiene che “la diminuzione dei neonati, il calo delle potenziali madri e la riduzione del tasso di fecondità siano tutte evidenze che ci permettono di comprendere come il fenomeno denatalità in Sardegna sia non solo gravissimo dal punto di vista statistico, ma soprattutto, in assenza di provvedimenti veramente incisivi e idonei, sia destinato ad aggravarsi e non possa essere correggibile se non in tempi lunghissimi”.

La nostra speranza, come Circolo sardo del Popolo della Famiglia, è che alcuni partiti, tutt’oggi aventi seggi in Regione e che promisero e si impegnarono con i cittadini della Sardegna a sostenere la proposta di legge del reddito di maternità durante una conferenza stampa convocata per l’occasione il 13 marzo 2019, s’impegnino concretamente perché ciò avvenga.
La conferenza stampa, che prevedeva un accordo tra le parti, diventò notizia lanciata dall’Ansa e ripresa dai maggiori siti d’informazione italiani.
Desideriamo augurarci, altresì, che il governo Conte comprenda finalmente l’enorme necessità ma anche il grande potenziale di una proposta di legge come il reddito di maternità e si mobiliti immediatamente - conclude Adinolfi - per calendarizzarlo e farlo diventare legge il prima possibile".