Peru rivoluzionario : minibond e moneta complementare

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Strumenti finanziari innovativi e alternativi che se introdotti nel sistema economico sardo possono garantire l’accesso alla liquidità in tempi più brevi alle imprese sarde.
È una vera e propria rivoluzione per il sistema economico sardo quella contenuta nella proposta di legge depositata in Regione come primo firmatario dal consigliere del gruppo Cambiamo! UDC Antonello Peru.

“Vogliamo che la nostra economia riparta da misure straordinarie – afferma Antonello Peru – quelle contenute nella nostra proposta hanno tutte le caratteristiche per dare nuovo slancio alle attività produttive sarde.
Da una parte intervengono garantendo liquidità alle aziende e dall’altra promuovono e incentivano lo scambio di beni, prodotti e servizi della nostra regione.
Sarebbe l’avvio di una nuova stagione per la Sardegna fatta di economia circolare e di autonomia finanziaria.”

Due gli strumenti previsti dal disegno di legge.
Con il primo si consentirebbe alle nostre piccole e medie imprese di accedere al mercato obbligazionario ma anche di agevolare questo processo che permette di individuare soluzioni vantaggiose e più immediate per ottenere liquidità. Stiamo parlando dei Minibond.
Quella che prima era una prerogativa solo delle grandi imprese dal 2008 è diventata un’opportunità a disposizione anche delle piccole e delle medie imprese.

Con questa legge la Regione darebbe loro un concreto sostegno favorendo l’emissione di Minibond e Pluribond e permettendo ad una piccola o media impresa di fare assieme ad altre la sua emissione obbligazionaria ed avere disponibile subito la liquidità che le serve per far fronte alla difficoltà attuale.
Senza istruttorie bancarie, senza dover appesantire l’esposizione bancaria delle stesse imprese, senza dover entrare nel merito delle garanzie necessarie per poter ottenere subito la liquidità.

Il secondo strumento prevede l’utilizzo della moneta complementare per favorire e agevolare in Sardegna lo scambio di beni e servizi tra imprese legate direttamente o indirettamente al settore del turismo.
In particolare con questa proposta di legge la regione, individuato con procedure di evidenza pubblica un circuito di compensazione multilaterale e multitemporale che utilizzi moneta complementare, promuoverebbe un’emissione straordinaria di crediti mirata al sostegno della domanda turistica.

Ne beneficerebbero da una parte le imprese del settore ricettivo che utilizzerebbero i crediti per acquistare da altre imprese sarde tutto ciò che occorre per i loro approvvigionamenti di beni, prodotti e servizi.
Ma ne beneficerebbero anche i nuclei familiari della regione perché la proposta prevede anche di concedere alle famiglie sarde un credito da utilizzare per fare una vacanza nell’isola.
Questo intervento non avrebbe tra l’altro alcuna esigenza di copertura in euro perché la compensazione per l’emissione straordinaria dei crediti sarebbe assicurata consentendo ai sardi detentori dei crediti, di pagare i tributi propri della regione e degli altri enti territoriali con la moneta complementare.

“Se utilizziamo il moltiplicatore keynesiano – afferma ancora il consigliere regionale del gruppo Cambiamo! UDC – il valore di una manovra in moneta complementare da 300 milioni vale nel complesso almeno 1,5 miliardi.
Una rivoluzione finanziaria praticamente a costo zero ma dagli effetti e dai benefici straordinari sia per far fronte all’emergenza attuale che per le prospettive economiche della Sardegna nel medio lungo periodo”.